Roma, l'ambulatorio anti usura di Confcommercio: "Nel mirino ci sono anche gli asili"

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di Lorena Loiacono
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Venerdì 21 Maggio 2021, 08:00

A Roma, l’usura sta cambiando le regole d’ingaggio: punta a quelle strutture che, chiuse per mesi a causa delle norme anti-Covid, ora annaspano. Palestre, piscine, circoli sportivi ma anche asili nido privati. In base alle stime dell’Ambulatorio antiusura di Confcommercio Roma, per 1 impresa su 5 il fenomeno è diffuso, 4 imprese su 10 avvertono al pressione della criminalità e un’attività su tre sta valutando di chiudere per sempre.

«Il 40% di questo sistema è a rischio indebitamento – denuncia Luigia Ciatti, presidente dell’Ambulatorio antiusura - e soprattutto di usura.

Il fenomeno va combattuto ora che le sirene dei prestiti facili ammaliano i malcapitati esistono fondi regionali e statali legali, come quelli che gestiamo noi. Ricordiamoci che una struttura come queste, che cade nelle mani degli usurai, comporta la nascita di nuovi asset economici per la criminalità e la possibilità di ripulire il denaro sporco». Secondo i dati di Anif, l’Associazione nazionale impianti sport & fitness, si può stimare la chiusura del 10% dei circoli sportivi e la perdita del 15% di posti di lavoro

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