Tor Bella Monaca, arrivano i pusher low cost. I clan “impiegano” anche i bangla

Tor Bella Monaca, arrivano i pusher low cost. I clan “impiegano” anche i bangla
di Emilio Orlando
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Giovedì 30 Gennaio 2020, 09:01

Regole d’ingaggio sempre più spietate per chi viene reclutato nella filiera criminale delle piazze di spaccio di Tor Bella Monaca. I boss che gestiscono gli affari del narcotraffico agiscono sempre di più in maniera spregiudicata nei confronti dei disperati. Sono sempre di più i disoccupati, gli stranieri persone ai margini della società e ragazzini che abbandonano la scuola a chiedere lavoro ai narcotrafficanti del Casilino, che per 50 euro a turno li trasformano in vedette, rette, cavallini o pusher pronti ad andare in galera al posto loro pur di guadagnarsi la giornata. Cento euro è lo stipendio per un doppio turno in strada. E gli investigatori lanciano l’allarme: «Stiamo notando un’impennata nell’impiego di bengalesi». 

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Finiscono in manette, non rivelano mai il nome di chi li ha assoldati e quando la droga gli viene sequestrata ne devono rispondere personalmente, tanto che alcuni vengono poi trasformati in schiavi costretti a spacciare gratis fino a quando non rientrano della somma che le forze di polizia sequestrano. Lo confermano i recenti arresti di polizia, carabinieri e della guardia di finanza, che vedono arrestati un numero sempre maggiore di adolescenti, extracomunitari bengalesi, africani ed indiani. Nel corso dell’anno appena trascorso, i carabinieri della tenenza di zona e della compagnia di Frascati hanno messo le manette ai polsi di più di mille spacciatori

Un numero di arresti record che fa di Tor Bella Monaca, nel quadrilatero compreso tra via dell’Archeologia e via Camassei una piazza di spaccio simile per numero di tossicodipendenti e per estensione con quella di Scampia a Napoli. Un fiume di denaro che dalla vendita di migliaia di dosi di cocaina, “ingrassa” sempre di più le tasche dei capi piazza, alcuni dei quali hanno preso in affitto ed in gestione le strade del quartiere. Proprio ieri mattina è stato processato per direttissima uno spacciatore arrestato dai falchi della squadra mobile. L’uomo, trovato in possesso di decine di confezioni di cocaina, che aveva nascosto dentro il vano luci della macchina, è stato condannato dal giudice Valerio de Gioia a 11 mesi di al termine del patteggiamento.
 

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