Roma, tampone negato all'anziana disabile: ora è in fin di vita al San Camillo. Scatta la denuncia dei familiari

Roma, tampone negato all'anziana disabile in fin di vita: scatta la denuncia dei familiari
Roma, tampone negato all'anziana disabile in fin di vita: scatta la denuncia dei familiari
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 13:42

Nonostante il rischio di aver contratto il coronavirus dai figli e le richieste della famiglia, un'anziana disabile al 100 per cento si è vista negare il tampone. La donna, una 84enne siciliana ma residente a Roma, alla fine è stata trovata sola in casa, in gravi condizioni, ed ora è ricoverata nel reparto di terapia intensiva del San Camillo. La famiglia dell'anziana ha deciso di sporgere denuncia alla Procura.

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Tutto è iniziato una decina di giorni fa: i figli della donna anziana e invalida, che la accudivano quotidianamente, erano risultati positivi e con sintomi. Per tutelare la madre, i figli si erano messi in isolamento in un altro appartamento ma, quando l'anziana aveva iniziato ad avere la febbre avevano subito avvertito il medico di famiglia, chiedendo il tampone.

La richiesta era stata inoltrata ma nessuno era corso ai ripari per fare il test all'anziana. L'ultima telefonata tra la donna e i figli risale a qualche giorno fa, quando la signora, nonostante la febbre, affermava di stare bene. Subito dopo, la famiglia non aveva più avuto notizie della donna e i figli hanno chiesto ad una vicina di andare a controllare.

La vicina di casa, dopo essere riuscita a entrare nell'appartamento in cui si trovava l'anziana, l'ha trovata a letto, con la febbre alta e quasi priva di sensi. La donna è stata soccorsa dal 118, che l'ha trasportata in ambulanza al San Camillo dove è stato accertato il contagio. L'84enne si trova ora ricoverata in condizioni critiche, con una grave polmonite. I figli sono furiosi per il tampone negato alla madre e hanno chiesto ad un parente, un imprenditore 44enne napoletano, di denunciare il caso. L'uomo si è presentato nella stazione dei carabinieri di Roma Acilia e ha chiesto al suo legale, l'avvocato Sergio Pisani, di presentare un esposto alla Procura.

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