Roma, gli studenti al Prefetto: «L'orario d'ingresso scaglionato non va, nessuno fa più sport e corsi dopo la scuola»

mascherina_scuola_orario
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di Lorena Loiacono
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Martedì 12 Ottobre 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 13:18

Addio lezioni di atletica, danza, calcio e nuoto. Non c’è più spazio, il pomeriggio, neanche per studiare inglese, teatro o pianoforte. O per vedere gli amici. Sei ragazzi su 10, praticamente, non hanno più tempo per fare niente. Per gli studenti delle scuole superiori di Roma, gli orari di ingresso a scuola scaglionati contrastano parecchio con la ripartenza di tutte le altre attività ricreative. E la protesta sta montando. Il tavolo prefettizio, a settembre, ha stabilito due turni di ingresso a scuola: il 60% dei ragazzi alle 8 e il 40% alle 9:40, per evitare sovraffollamenti sui bus. Ma vuol dire, soprattutto nei tecnici e professionali dove si fanno almeno 6 ore di lezione al giorno, uscire con il secondo turno alle 16. 


Il malumore che sta dilagando nelle scuole, tra i ragazzi ma anche tra i genitori, emerge da un sondaggio della Rete degli studenti medi del Lazio, effettuato su 3mila adolescenti: il 60% non ha più tempo per lo sport o altre attività ricreative. Rinunciano anche alla socialità nel vedere gli amici il pomeriggio. Oltre il 40% degli alunni esce dopo le 14:30 e un ragazzo su due ha ore da 50 minuti, perdendo così 10 minuti di lezione, per ridurre la giornata scolastica. Uno su 4 vorrebbe che gli orari venissero rivisti. Uscire alle 15 significa tornare a casa alle 16, pranzare e poi fare i compiti. E così il pomeriggio finisce. 
La Rete degli studenti medi del Lazio ha intenzione di scrivere al Prefetto per cambiare gli orari e le scuole sono già in fermento.

Dopo le proteste del Galilei e del Benedetto da Norcia, ieri ha scioperato anche il tecnico linguistico Ruiz. “Le scuole e i presidi devono attenersi alle direttive e stanno facendo i salti mortali – spiega un papà del Ruiz – molti genitori si stano contattando, tra diverse scuole, per chiedere che la questione venga affrontata. Si potrebbe anticipare il secondo turno alle 8:50 e autorizzare tutte le scuole a fare lezioni da 50 minuti. Stiamo tornando gradualmente alla normalità, potremmo rivedere anche gli orari scaglionati».

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