C’è tanto da fare a Roma, per rimetterla in sesto, anche a costo di suscitare parecchi disagi e malumori. In sostanza è questo il messaggio che il sindaco ha rivolto ai romani e a chi, dall’estero, leggerà le sue parole.
BINARIO MORTO. Ieri, in un incontro nella sede della stampa estera con i corrispondenti delle testate internazionali, Gualtieri ha illustrato i prossimi interventi sul trasporto pubblico e i rifiuti: «Ci prenderemo gli insulti dei cittadini ma dobbiamo rimediare a quanto non è stato fatto in passato sulla manutenzione delle metropolitane. Abbiamo evitato il completo stop della Metro A, ma la sera dovremo chiudere perché senza manutenzione i treni non possono circolare». I disagi ci saranno, eccome.
COLPE. Ma il sindaco ha rincarato la dose sulle colpe del passato: «Una delle cose che mi ha colpito di più da quando sono arrivato è scoprire la quantità di soldi ferma, sugli investimenti si arriva al 70% di non spesa». E così, di fronte alla stampa estera, ancora una volta la colpa dei problemi di Roma è ricaduta su chi c’era prima. Un messaggio a cui i romani, da anni, sono abituati. C’è da rimboccarsi le maniche.
RIFIUTI.
CICLABILI. La giunta ha approvato una serie di interventi tra cui i progetti per il completamento di tre piani di zona relativi nel XIV Municipio e 54 km di piste ciclabili da finanziare con 14 milioni del Pnrr, ad esempio la Vitinia-via del Risaro-Campus Biomedico di Roma, dal capolinea Metro B Laurentina a via Stefano Gradi, al Torrino, da Piazzale Ostiense a Porta Metronia