Roma, sicario spara un proiettile di grosso calibro, femore spezzato a un 27enne

gambizzato_ponte nona_roma
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di Emilio Orlando
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 21:46

Dopo una breve tregua, il 2022 si apre con un altro regolamento di conti a mano armata al Casilino. Protagonista della vicenda è un 27enne agli arresti domiciliari, che è stato gambizzato da un due persone armate. 


Prima un violento litigio, poi le grida seguite dal rimbombo di uno sparo hanno svegliato di soprassalto i condomini dello stabile al numero 45 di via Padre Giuseppe Petrilli, a Ponte di Nona. In una pozza di sangue a causa di una delle due gambe perforata da un proiettile di grosso calibro (che infatti ha spezzato il femore), c’era Arbi Gamoudi nato a Roma ma di nazionalità Tunisina, domiciliato nell’abitazione dove è stato ferito. 


La Polizia del IV distretto e gli agenti delle Volanti hanno scortato l’ambulanza del 118 che ha trasportato d’urgenza il ferito al policlinico Umberto I in codice rosso. Il referto parla di femore frantumato dall’energia cinetica della grossa ogiva: solo per pochi millimetri non è stata recisa la vena giugulare. Il questo caso la vittima sarebbe morta dissanguata per una emorragia. Questo particolare ha spinto gli inquirenti della Procura capitolina ad aprire un’indagine per tentato omicidio. 


Il giovane era stato ammanettato a novembre dai Carabinieri di Pomezia per una rapina in una gelateria. Dopo l’arresto aveva chiesto di poter scontare il periodo di detenzione a Roma, in casa della compagna, con la quale però aveva successivamente litigato.

E per questo era stato denunciato dalla donna per maltrattamenti. 

EDIT del 7 gennaio 2022: L'avvocato Federica Caucci, che difende gli interessi del Signor Arbi Gamoudi, precisa, con una lettera inviata alla nostra testata, che il Sig. Arbi Gamoudi non è stato denunciato dalla sua compagna per maltrattamenti. Prendiamo atto della precisazione dell'avvocato Caucci, riportandola ai nostri lettori. 


Le indagini sull’agguato, avvenuto in piena notte, sono affidate anche alla Sezione Omicidi della Squadra mobile. Tra le piste battute dagli investigatori, che hanno interrogato per tutta la giornata di ieri parenti e conoscenti di Arbi Gamoudi, oltre a quella legata alla criminalità comune, figura anche l’ipotesi che la lite degenerata in sparatoria possa essere maturata in ambito familiare.


Fondamentali per la ricostruzione del tentato omicidio saranno soprattutto le testimonianze del vicinato che ha chiamato la Polizia. 
A fine novembre, un episodio analogo c’rera stato al Trullo, dove un 42enne venne gambizzato in strada (in via Montelupo Fiorentino) da un sicario.

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