Roma, i lavori al "Viscontino" mettono scuola e genitori contro il Municipio. Tutta colpa di un'impalcatura con... sponsor

scuola media viscontino_municipio_lavori_sponsor
scuola media viscontino_municipio_lavori_sponsor
di Lorena Loiacono
2 Minuti di Lettura
Martedì 18 Gennaio 2022, 07:53

È guerra al “Viscontino” per il progetto di ristrutturazione che vede da una parte la scuola e le famiglie e dall’altro il Comune. 
Il nodo del contendere è un maxi manifesto pubblicitario che - per 9 mesi - andrà ad “impacchettare” la scuola coprendone le impalcature ma, di fatto, anche la luce e l’aria: per le famiglie è inaccettabile ed è partito il ricorso al Tar. 
La scuola media fa parte dell’istituto comprensivo Visconti e si trova all’interno dell’edifico storico Palazzo Ceva, in via IV Novembre: ha bisogno di continua manutenzione (tanto che le stesse famiglie hanno provveduto a cambiare le finestre) e di un serio intervento di recupero al terzo piano. 
Il Municipio 1, per finanziare i lavori, ha promosso un bando che prevede l’esposizione pubblicitaria su via IV Novembre e sui Mercati di Traiano. L’idea era stata più volte respinta dal Consiglio di istituto della scuola e dal comitato dei genitori, oltre che dalla dirigente scolastica Rossana Piera Guglielmi. «Dobbiamo pensare innanzitutto al bene dei ragazzi, studiano in una sede bellissima e vogliamo difenderla – sottolinea il presidente del consiglio d’istituto, Enrico Da Gai - non è possibile lasciare gli alunni per 6-9 mesi con un manifesto davanti alle finestre. Soprattutto ora che, per le misure anti Covid, è necessario il ricambio d’aria. Riteniamo che possano essere trovati fondi diversi da quelli dell’esposizione pubblicitaria. Abbiamo presentato ricorso al Tar. Inoltre non porteremo le classi nè alla scuola Morante di Testaccio nè altrove». Il ricorso potrebbe quindi bloccare tutto.
«Sarebbe un errore – replica Giovanni Figà Talamanca, già assessore alla scuola del Municipio 1 e ideatore del progetto - la facciata della scuola resterebbe coperta come accade in tutti i cantieri.

E con la pubblicità, i cui contenuti verrebbero autorizzati da una commissione capitolina, potremmo finanziare l’intervento. È stato già fatto alla scuola Cadlolo al Lungotevere Tor di Nona, senza problemi. Inoltre non ci saranno rischi Covid perché i lavori dovrebbero partire a novembre ma, se l’emergenza fosse ancora in atto, verrebbero rimandati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA