Roma, la maledizione della scuola Girolami: tre anni senza mensa e ora per attivarla tutto si ferma per una...staffa

mensa_scuola_girolami
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di Lorena Loiacono
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Venerdì 13 Maggio 2022, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 11:07

Per colpa di una staffa, tutti a bocca asciutta. Sembra impossibile, ma è quanto sta accadendo ai bambini della scuola Girolami dove, con la mensa chiusa da tre anni, è arrivato il trasformatore tanto atteso per riaprire la struttura. Ma non si può montare perché nessuno ha pensato a prendere anche una staffa per installarlo. 
Una svista non da poco. Se non ci fossero 400 famiglia oramai esasperate, ci sarebbe addirittura da ridere. 
Il triste caso della Girolami, un plesso dell’istituto comprensivo Margherita Hack ai Colli Portuensi, parte da lontano: dopo la caduta di un controsoffitto, nell’aprile del 2019, la scuola è rimasta chiusa per oltre due anni. Ha riaperto i battenti a settembre 2021. Ma i locali della mensa no. 


E così per consentire ai circa 400 bambini iscritti di consumare un pasto caldo, è stato deciso di portare alla Girolami il pranzo cucinato alla Gramsci, qualche chilometro distante. «Ma il pasto comunque non è caldo - spiegano le mamme ormai esasperate - paghiamo regolarmente un servizio mensa che di fatto non è quello previsto».

Ogni giorno, infatti, la pasta viene cotta nella mensa della scuola Gramsci e, bianca così come esce dalla pentola, viene trasportata alla Girolami dove, in un’aula adibita a questo insolito procedimento, viene condita e divisa in porzioni. A quel punto le addette alla mensa portano le vaschette, una ad una, su per i due piani di scale per far mangiare i bambini in classe, al banco. E l’anno scolastico, ormai, sembra destinato a finire così: senza la mensa.

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