Roma, mancano 500 aule a 10 giorni dall'inizio delle lezioni. Federalberghi: «Pronti a ospitare le classi in hotel»

covid_scuola_banchi_roma
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di Lorena Loiacono
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Venerdì 4 Settembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:22

A 10 giorni alla ripartenza, nelle scuole di Roma mancano all’appello ancora 500 aule. La carenza maggiore, circa 400 aule, riguarda le scuole elementari e medie che necessitano urgentemente di nuovi spazi perché gli alunni del primo ciclo dovranno frequentare in presenza, non potendo restare soli in casa con la didattica online. Per le scuole superiori invece la richiesta di aule, ancora mancanti, ammonterebbe a 80 su Roma e 50 sulle aree della provincia: il numero ridotto è legato al fatto che molte scuole avvieranno turni in presenza e a distanza. Su tutta la Regione la mancanza di classi arriva a circa un migliaio. 
L’allarme è emerso durante i lavori dell’audizione in IX Commissione regionale. Sulla possibilità di ampliare la disponibilità degli spazi interviene anche Federalberghi: a causa dell’emergenza Covid, infatti, molte strutture ricettive romane sono rimaste vuote per mesi, con un turismo che, purtroppo, è assente. Una crisi del settore che potrebbe comprometterne il futuro. Ma ora si deve ripartire e gli alberghi, soprattutto quelli che ospitano convegni potendo contare su sale spaziose, si mettono a disposizione delle scuole. «Noi ci siamo – assicura Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi – possiamo contribuire alla ripartenza delle lezioni in presenza, abbiamo molte sale disponibili. Ci sono alberghi in tutta Roma, in tutti i quartieri e quindi, per dare risposte alle scuole in difficoltà, si tratterà di individuare le strutture più vicine evitando spostamenti». Se aumentano gli spazi, ci sarà necessità anche di un maggior numero di collaboratori scolastici per gli interventi di sanificazione e di pulizie frequenti. «Le scuole – racconta Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma - si stanno dando un gran da fare. Speriamo che la Città metropolitana ci sostenga. L’errore madornale è stato commesso 10 anni fa quando, con i tagli sulla scuola, sono state create le condizioni per arrivare alle classi pollaio».

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