Uno studente su due, alla fine del primo quadrimestre, ha avuto almeno un’insufficienza in pagella. C’è anche chi ne ha avute tre o quattro.
È il risultato delle difficoltà di studio causato da quarantene e didattica a distanza. Ma ora è il momento di recuperare e, a piccoli gruppi, si torna ai corsi in presenza. «Purtroppo circa il 40-50% degli studenti delle scuole superiori romane ha avuto in pagella delle insufficienze da recuperare – spiega Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma – soprattutto nelle materie scientifiche, in inglese e in latino: purtroppo assistiamo ad un calo nel rendimento, in gran parte dovuto ai due anni di pandemia. A questo punto rischiamo un aumento della dispersione, soprattutto al biennio».
Le insufficienze però devono essere recuperate e quest’anno, dopo due anni di blocco, si sta tornando ai corsi di recupero in presenza : «Organizziamo i corsi in micro-gruppi da 5 ragazzi, tutti con problematiche simili anche da classi diverse - spiega Tiziana Sallusti, preside del liceo classico Mamiani – portiamo avanti i corsi per le materie di indirizzo, tramite l’organico potenziato Covid, come latino e greco, matematica, fisica e inglese.
Al Mamiani, come in tante altre scuole superiori, è stato necessario potenziare gli sportelli psicologici a cui i ragazzi si rivolgono con sempre maggiore frequenza. Al liceo Newton i corsi di recupero sono online ma ci sono gli sportelli individuali e si svolgono in presenza: lo studente si rivolge al professore per chiarire un argomento specifico.
«Le maggiori criticità si registrano nelle discipline di indirizzo – spiega Cristina Costarelli, dirigente scolastico del liceo scientifico Newton e presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio - per noi, quindi, soprattutto nelle materie scientifiche. Con una materia come matematica, ad esempio, non si possono ridurre gli argomenti perché bisogna seguire un percorso ad anelli, legati uno all’altro».