Roma, presentato AlleviAmo futuro: la kermesse che sbarca a Matera

Roma, presentato AlleviAmo futuro: la kermesse che sbarca a Matera
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Domenica 22 Settembre 2019, 15:01
Dopo la prima presentazione degli eventi in programma alla imminente “kermesse ” materana “AlleviAmo futuro – Expo Matera 2019 “, avvenuta a Roma presso la sede della Stampa Estera nel corso di una affollata conferenza stampa tenutasi martedì 10 settembre scorso, fervono gli ultimi preparativi e gli organizzatori dell’Ara Basilicata diffondono qualche approfondimento sui dati della zootecnia lucana, che sarà protagonista dal 19 al 22 settembre prossimo assieme ad una panoramica dell’allevamento di diverse regioni del Centro-Sud Italia.

Ricordati gli appuntamenti zootecnici più importanti, della Mostra Nazionale della razza bovina Podolica organizzata assieme ad Anabic, con oltre 60 allevamenti partecipanti, della Mostra Nazionale di Libro genealogico Asso.Na.Pa. (Associazione Nazionale della Pastorizia) della razza ovina Merinizzata Italiana, e della Mostra Interregionale del cavallo Haflinger Italia, organizzata in collaborazione con Anacrhai, si fa notare che i servizi di assistenza tecnica forniti dall’Ara della Basilicata hanno riguardato, al 2018, ben 2.542 aziende, per un totale di 276.441 capi di bestiame, di cui 47.125 iscritti ai rispettivi Libri Genealogici.

Questi numeri riguardano il patrimonio delle principali razze e specie allevate: dai bovini, ai bufalini, agli ovicaprini, suini ed equini, e considerando anche animali appartenenti a settori cosiddetti della zootecnia minore, come i conigli e gli avicoli, ma che comunque rivestono un ruolo importante nell’economia degli allevamenti lucani, soprattutto di quelli tradizionali a conduzione familiare.

In Basilicata – sottolineano gli organizzatori di A.I.A. e Ara – convivono allevamenti ad alta specializzazione, come ad esempio nel comparto bovino da latte e da carne, assieme ad aziende di piccole dimensioni ma che hanno però l’importante funzione di contribuire al mantenimento sul territorio di razze simbolo della biodiversità animale di interesse zootecnico, inserita in contesti ambientali e territoriali difficili e marginali, ma altrettanto suggestivi come ad esempio le zone montuose e di alta collina delle cosiddette “Dolomiti lucane”, nelle quali alcuni allevamenti, soprattutto condotti da giovani, hanno trovato una giusta collocazione per fare reddito e occupazione.
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