Palazzo Ferrajoli a Roma, niente evento: spariti soldi e organizzatori. I legali: «La donna che ha intascato l'anticipo già coinvolta in episodi simili»

roma_palazzo ferrajoli
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di Flavia Scicchitano
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Giovedì 3 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Si moltiplicano le proteste degli standisti iscritti alla Fiera “fantasma” di Palazzo Ferrajoli. Un’esposizione organizzata da alcuni privati all’interno dello storico immobile di piazza Colonna, nel cuore di Roma. In un primo momento l’evento per artigiani, commercianti e collezionisti si doveva svolgere nei giorni 15 e 16 maggio scorsi ma poi è stato rinviato a data da destinarsi nonostante il pagamento per occupare - appunto - le postazioni in cui esibire i prodotti. 
L’allarme sul fatto che non tutto sembrava in regola è stato lanciato dall’avvocato Federico Ferro Luzzi, legale di uno dei commercianti che avrebbe dovuto partecipare all’evento. Ora però nuove segnalazioni arrivano da altri operatori. Il contenuto della protesta è sempre lo stesso: la mancata restituzione della somma versata a saldo per gli stand, 200 euro, pagati in contanti oppure tramite bonifico bancario all’organizzatrice della Fiera alcuni giorni prima della data indicata. 
Ma in una email datata 9 maggio - come confermano gli interessati - l’Expo subisce il rinvio per “maltempo” (nonostante fosse integralmente al chiuso). Precisa la società Aristoevent (che agisce in nome di Palazzo Ferrajoli) attraverso l’avvocato Stefano Palma: «Sono stati messi a disposizione, con relativo contratto, le sale di un immobile all’interno di Palazzo Ferrajoli per un evento nei giorni 15 e 16 maggio 2021. Poi da parte dell’organizzatrice vi è stata richiesta di spostamento delle date al 22 e 23 maggio, ma la società assistita non è stata d’accordo. Aristoevent non ha ricevuto alcuna somma in forza di tale contratto, né dall’organizzatrice né da altri eventuali partecipanti all’evento». 
Molti i punti oscuri e forti le preoccupazioni dei soggetti coinvolti: «Facendo una ricerca su internet - spiega Ferro Luzzi - l’organizzatrice della Fiera risulterebbe infatti coinvolta in vicende analoghe, riportate dalla stampa, con l’incasso di soldi per corsi, stage e mercatini promessi e mai svoltisi».

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