È stato raggiunto da una misura interdittiva ed è accusato di omicidio colposo l'amministratore unico che operava in subappalto alla manutenzione degli ascensori al Ministero degli Affari esteri quando a maggio scorso è morto un operaio. L'imprenditore per sei mesi non potà esercitare ruoli direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. A notificare il provvedimento, stamattina, sono stati i carabinieri.
Secondo gli inquirenti l'imprenditore avrebbe violato le norme di sicurezza sul lavoro omettendo di inserire la leva di blocco dell'ascensore che quindi si è messa in funzione mentre l'operaio si trovava sul tetto ed è quindi rimasto incastrato tra la cabina e la parete del vano corsa, prima di precipitare nella fossa.
L'interdizione a carico del capo della ditta è stata predisposta dal giudice per le indagini preliminari della procura di Roma dopo aver constatato numerose violazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e in virtù del pericolo di inquinamento delle prove: l'imprenditore indagato - al momento dell'avvio dell'inchiesta e su richiesta della procura - ha infatti presentato un certificato di abilitazione alla manutenzione di impianti ascensori o montacarichi che poi è risultato falso perchè mai rilasciato dalla prefettura competente.