Roma, omicidio a piazzale Appio: il delitto ripreso dalle telecamere, vendetta per motivi di lavoro

Roma, omicidio a piazzale Appio: il delitto ripreso dalle telecamere, vendetta per motivi di lavoro
Roma, omicidio a piazzale Appio: il delitto ripreso dalle telecamere, vendetta per motivi di lavoro
di Enrico Chillè
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Giovedì 24 Giugno 2021, 21:18 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 11:14

Un omicidio tremendo, avvenuto sotto gli occhi di alcuni testimoni, quello che si è consumato due sere fa in piazzale Appio, nei pressi dell'ingresso per la stazione San Giovanni della Metro A, a Roma. Ma anche un caso risolto subito e in maniera brillante dalla polizia, che ha subito individuato il responsabile e lo ha fermato durante la fuga verso Napoli.

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Il delitto, consumatosi intorno alle 22 di martedì, non solo è avvenuto sotto gli occhi di alcuni testimoni, ma è stato registrato anche da alcune telecamere di sicurezza installate in strada. Nei filmati acquisiti dagli investigatori, si vede l'omicida, un 27enne armeno, avvicinarsi alla sua vittima, sferrargli diversi fendenti con un coltello e allontanarsi in fretta, diretto verso la stazione Termini, dove aveva preso il treno per Napoli. Ci sarebbe anche un particolare risultato decisivo per l'identificazione dell'omicida: nel corso della colluttazione, l'uomo si sarebbe ferito ad una mano col suo stesso coltello. Gli investigatori hanno accertato in pochi minuti che il movente dell'omicidio era una lite per questioni di lavoro.

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Morto il cane

Quello che colpisce è l'incredibile rapidità con cui si sono mossi gli agenti della Squadra Mobile di Roma. Una volta accertata l'identità della vittima, il 41enne Bilal Khaled Ahmed, nato in Iraq, richiedente asilo e gestore di un autolavaggio in zona Divino Amore, i poliziotti sono andati a parlare con un socio dell'uomo. Quest'ultimo aveva rivelato che il 27enne armeno era stato appena licenziato dopo che i due gestori avevano scoperto un ammanco di denaro dalla cassa dell'autolavaggio.

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Dalle prime ricostruzioni, sembra che il 27enne avesse chiesto un incontro chiarificatore al datore di lavoro che aveva deciso di licenziarlo, ma la discussione sarebbe poi sfociata nell'omicidio. Il giovane, poi, aveva deciso di fuggire a Napoli in treno ma grazie al monitoraggio della cella telefonica, gli agenti avevano capito le sue intenzioni ed i colleghi partenopei lo hanno arrestato immediatamente una volta sceso in stazione. L'omicida è stato portato in carcere a Poggioreale, in attesa della convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari.

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