Fa parte della storia di Roma, il nasone, e ne è praticamente un simbolo. Ora guarda al futuro e pensa a rifarsi il look. La classica fontanella romana resta al suo posto, forte come la ghisa, a dissetare chi ne ha bisogno ma non solo: al vaglio del Campidoglio c’è infatti un nasone di ultima generazione, dotato di “antifurto” e di un dispositivo che, all’occorrenza, lo trasforma in un idrante. L’ideatore del progetto è Andrea Carnevale della storica Fonderia romana, che ha alle spalle una lunga tradizione famigliare di lavorazione artigianale della ghisa con cui ha forgiato fontanelle, lampioni e cestoni per Roma.
E visto che di esperienza ne ha parecchia, ha pensato di mettere in sicurezza il coperchio in ghisa, perché è tra le parti di arredi più rubati a Roma: con un perno e un punto di saldatura, infatti, il coperchio resta ancorato alla fontana e può comunque oscillare per permettere l’apertura del nasone. Non si tratta solo di un antifurto ma anche di un’operazione di decoro: le fontanelle senza coperchio si trasformano ben presto in raccoglitori di sporcizia a cielo aperto.
Il nasone 2.0 è dotato anche di uno sportello sul retro, che permette interventi veloci sia per la manutenzione della fontanella sia per trasformare il cilindro di ghisa in un idrante su strada.
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