Roma, morta a 58 anni Grazia Di Veroli: comunità ebraica in lutto. La sindaca Raggi: «Il suo impegno mancherà»

Roma, morta a 58 anni Grazia Di Veroli: comunità ebraica in lutto
Roma, morta a 58 anni Grazia Di Veroli: comunità ebraica in lutto
2 Minuti di Lettura
Martedì 27 Agosto 2019, 12:46
La comunità ebraica di Roma è in lutto per la morte di Grazia Di Veroli. La donna, consigliera e vicepresidente dell'Associazione nazionale ex deportati di Roma, si è spenta a 58 anni, stroncata da un male incurabile.

Roma, prende a schiaffi una infermiera del San Camillo: denunciato un 48enne​



Nota soprattutto per l'impegno per diffondere la memoria dell'Olocausto nelle scuole di tutta la provincia di Roma, Grazia Di Veroli aveva collaborato con ricerche, scritti e interviste a mostre e convegni, nonché a film (Il servo ungherese di M. Piesco e G. Molteni) e documentari televisivi (Roma 1944. L'eccidio delle Ardeatine). «Se ne va una cara amica - si legge sul sito nella dichiarazione della presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello - una donna che ha dedicato la sua intera esistenza alla difesa della Memoria e a combattere l'antisemitismo e qualsiasi deriva razzista e intollerante. Un impegno costante che non è mai mancato volto ad insegnare e a ricordare alle nuove generazioni le tragedie del nazifascismo».

Il cordoglio per la morte di Grazia Di Veroli è stato espresso anche da Virginia Raggi, sindaca di Roma, e da Esterino Montino, sindaco di Fiumicino. «Roma si stringe alla comunità ebraica e alla famiglia di Grazia Di Veroli scomparsa a 58 anni. Mancheranno il suo impegno e la sua dedizione nell'insegnamento ai giovani e nella difesa della Memoria», ha twittato Virginia Raggi. Anche Esterino Montino ha espresso la sua commozione per la scomparsa di Grazia Di Veroli: «Ha contribuito a diffondere nelle scuole la memoria di quello che è stato un dramma per l'umanità e, per lei, anche la storia della sua famiglia. Fiumicino la ricorda per l'impegno e la dedizione, Grazia credeva molto nel valore della memoria e della conoscenza da trasmettere ai più giovani per sviluppare la consapevolezza di ciò che è stato e l'impegno a che non si ripeta. Una passione di cui abbiamo fatto tesoro, che ci mancherà molto e che siamo tenuti a tramandare».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA