Roma, Monteverde perde la terza scuola: chiude per inagibilità anche la "Bixio-Crispi"

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di Lorena Loiacono
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Giovedì 12 Novembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:29

La scuola è un luogo sicuro. Anzi, no: al punto che le aule vanno chiuse. Subito. Peccato che la rettifica sia arrivata dopo due mesi dal via libera sul ritorno in classe: i bambini infatti da settembre fanno lezione in quelle aule a rischio. Accade alla scuola Bixio-Crispi, di Monteverde, dove tra le famiglie è scoppiato il caos: «Poteva accadere qualcosa di irreparabile».

La scuola, dal canto suo, fa sapere che il 9 settembre scorso, tenendo conto delle verifiche strutturali non ancora concluse, ha richiesto al Municipio 12 il nulla osta per il rientro a scuola. Due giorni dopo dal municipio è arrivata la comunicazione dell’assenza di rischi per la struttura, così il Consiglio d’istituto ha deciso di tornare in classe il 24 settembre. Ma adesso, con l’esito delle prove statiche in mano, ecco concretizzarsi l’ordinanza municipale sulla chiusura delle aule: niente più scuola, decisa l’interdizione delle aule del piano rialzato e del primo piano del plesso Bixio.

Per ora gli alunni sono tutti a casa in attesa di rientrare in classe il 16 novembre. 


In verità le aule inagibili non possono essere usate, quindi bisognerà trovare una nuova sistemazione per gli 80 alunni delle classi interdette. E non sarà semplice, visto che nel quartiere sono già tanti i bambini “dislocati” dalla scuola “Di Girolami”, chiusa fino a data da destinarsi, e dalla “De Andrè”. Una situazione grave. Si pensa di portare gli alunni alla “Franceschi”. «Salgono a tre i plessi scolastici del Municipio 12 chiusi per inagibilità - ha dichiarato Giovanni Picone, capogruppo della Lega - con enormi ripercussioni su intere famiglie costrette a gestire la delocalizzazione: un caos scuola che di queste proporzioni mai si era visto sulla città di Roma». 


Il Municipio 12 si è attivato per i lavori. «Chiederemo a bilancio previsionale le somme per la messa in sicurezza – spiega la presidente Silvia Crescimanno – a gennaio avvieremo i passaggi necessari». Tra i genitori è sconcerto: «Un rischio altissimo – denunciano – ora servono interventi immediati altrimenti l’istituto non sarà pronto neanche per il prossimo anno scolastico».
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