Roma, è allarme lupi: «Esemplari avvistati a pochi chilometri dal centro e al Parco dell’Appia Antica». Poi la smentita

Roma, è allarme lupi: «Esemplari avvistati a pochi chilometri dal centro e al Parco dell’Appia Antica». Poi la smentita
di Michela Poi
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Giovedì 8 Agosto 2019, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 16:25
Se avevate in programma una scampagnata con parenti e amici nelle campagne romane, da oggi dovete fare un po' più di attenzione. Sì, perchè nei dintorni di Roma sono stati avvistati diversi esemplari di lupo. E alcuni anche molto vicini alla città.  Dal parco di Appia Antica a Maccarese alla Riserva di Decima Malafede, in Bassa Maremma, fino ai Castelli Romani, questi mammiferi hanno già causato non pochi danni alle aziende agricole. 

EDIT ORE 16.00

In merito alla notizia dell'avvistamento di lupi all'interno del Parco dell'Appia Antica e dell'Area Metropolitana di Roma, segnaliamo la smentita dell'Ente del Parco Regionale dell'Appia Antica, secondo il quale non vi è stato alcun avvistamento. Inoltre riportiamo la risposta di Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana: «Ci lasciano attoniti le parole che nelle ultime ore si stanno spendendo su presunti rischi generati dalla presenza del lupo nel territorio della Città metropolitana di Roma Capitale. Invitiamo subito ad abbassare i toni emersi e ad aprire invece responsabilmente un dialogo sulla base di informazioni certe ed attendibili scientificamente. Crediamo fondamentale che in tal senso anche i mezzi d'informazione facciano la propria parte senza amplificare allarmismi, inutili quanto dannosi. Proprio in queste ultime ore abbiamo avuto evidenza di come il fascino di gridare "al lupo, al lupo" spinga talvolta a superare l'oggettività del dato. Ci riferiamo all'annunciato avvistamento della specie all'interno del Parco Regionale dell'Appia Antica e alla successiva smentita pubblica, apparsa anche sui social, da parte del personale dell'Ente».


A lanciare l’allarme è stato il presidente di Confagricoltura Roma, Vincenzino Rota, sulla base delle segnalazioni degli imprenditori agricoli associati. ««Addirittura si sono registrati avvistamenti e predazioni a danno degli allevamenti, in linea d’aria, a pochi chilometri dal centro di Roma. La situazione è insostenibile – ha dichiarato Rota-. Se si è giunti a questo punto è dovuto anche al fatto che il fenomeno è più esteso e, per certi versi, più drammatico; i danni alle aziende agricole (devastazioni ed uccisioni di capi di bestiame) vengono provocati anche e soprattutto da ibridi (cane/lupo o lupo/cane) e randagi». 

«Il contenimento dell’incontrollata diffusione di tutti questi animali è urgente ed indispensabile – ha osservato il presidente di Confagricoltura Roma -. La popolazione di lupi va attentamente monitorata e ricondotta nei suoi areali naturali, ma va affrontato e combattuto anche il fenomeno di ibridi e randagi. C’è una condizione di pericolo per gli animali allevati, ma pure per l’uomo, che è stata sottovalutata e richiede rinnovata attenzione politica e interventi incisivi».

Un problema al quale fino ad ora non sono state trovate soluzioni. Non che siano riuscite a mettere d'accordo tutti, perlomeno. «Confagricoltura Roma – conclude il suo presidente - è disponibile a fornire alle autorità il proprio contributo di idee e soluzioni per affrontare al meglio questa difficile situazione».


 
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