Roma, preside anti-controlli alle minicar: «Il comandante non ha capito la mail». Il capo dei vigili: «Le regole vanno rispettate. Da tutti»

Roma, preside anti-controlli alle minicar: «Il comandante non ha capito la mail». Il capo dei vigili: «Le regole vanno rispettate. Da tutti»
di Franco Pasqualetti
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Giovedì 5 Marzo 2020, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 08:49

La dirigente scolastica: «Il comandante non ha capito la mail»

«Chi le ha dato il mio numero?». La preside del liceo Farnesina, Marina Frettoni, risponde stizzita al telefono dopo che Leggo ha pubblicato la notizia di una sua mail indirizzata al comando dei vigili in cui chiedeva di non fare più controlli alle minicar perché i ragazzi arrivano tardi a scuola.

Professoressa secondo lei è giusto inviare una mail in cui si chiede di non fare i controlli?
«Non ho niente da rispondere, non capisco perché tanto interessamento».

Perché lei è una dirigente scolastica e il rispetto delle regole dovrebbe essere un insegnamento per i suoi ragazzi...
«Le regole vanno rispettate».

E allora perché ha scritto quella Pec al comando dei vigili?
«Ma si può sapere chi le ha dato questa notizia?»

Mi perdoni, è lei che dovrebbe dare delle risposte.
«Chiamerò il comandante perché è evidente che non ha capito quello che volevo comunicargli».

Mi scusi, ma lei nella mail parla di “inconveniente causato da ripetuti controlli alle minicar”. Cosa c’è da fraintendere?
«Non ho niente da dichiarare».

Forse dovrebbe visto che è stata lei a inviare una mail chiedendo di non fare controlli, magari a microcar modificate che possono creare incidenti o pericoli ai suoi stessi studenti. Forse... «Ci possiamo sentire più tardi?».

Abbiamo chiamato la professoressa Frettoni tutto il pomeriggio ma non ha più risposto al telefono. In serata ha inviato una mail. Ecco il testo: «Spiace che un testo interlocutorio scritto allo scopo di affrontare e risolvere un problema di ordine pratico sia stato interpretato come volontà di ostacolare il lavoro prezioso svolto dagli agenti sul territorio. Ne risulta ingiustamente compromessa l’immagine dei genitori, degli alunni e della scuola da me rappresentata». Ma chi l’ha compromessa l’immagine? Giudicate voi.

Il capo dei vigili «Le regole vanno rispettate. Da tutti
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Dopo la richiesta da parte della dirigente scolastica al comando della polizia municipale di non effettuare i controlli agli studenti che vanno a scuola con la minicar e con i motorini, parla il comandante generale Antonio Di Maggio. La pec inviata dal liceo Farnesina di via dei Giochi Istmici ha come oggetto la parola criticità.

Comandante Di Maggio, come ha reagito quando vi è stata recapitata quella e-mail firmata della professoressa Marina Frettoni?
«Il comando non ha divulgato nulla alla stampa, pertanto siamo rimasti sconcertati per la fuga di notizie che c’è stata. Voglio sottolineare, però, senza entrare in polemica con la dirigente scolastica ed i genitori che le regole vanno rispettate da tutti, anche dagli studenti e dai giovani che sono il nostro futuro».

Come nasce l’esigenza di intensificare i controlli davanti ed in prossimità degli istituti scolastici?
«Con la sindaca Virginia Raggi, abbiamo proposto un progetto che abbiamo chiamato “Scuole Sicure” che è stato approvato dalla Prefettura. Il dispositivo, studiato più nella prospettiva della prevenzione che in quella repressiva, ha individuato tra gli istituti di tutta Roma quelli dove vi sono più studenti che vanno con i loro mezzi di trasporto e dove, secondo le segnalazioni che ci giungono da genitori e professori, c’è maggiore consumo e spaccio di droga. In quest’ottica preferiamo intervenire prima che il problema della mortalità stradale e della incidentalità che riguarda statisticamente i più giovani, si crei».

Cosa vuole dire alla preside del Liceo Farnesina, dopo quella richiesta così insolita? «Le ripeto che non voglio polemizzare.

Il corpo della polizia locale, come l’amministrazione capitolina agiscono per il bene comune e la salvaguardia di tutti. Studenti compresi».
 

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