Vaccini nel Lazio, D'Amato: «Meno dosi Pfizer, gli appuntamenti slittano a fine mese. E ad agosto variante delta dominante»

hub_vaccini
hub_vaccini
di Lorena Loiacono
2 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Brutta battuta d’arresto per le vaccinazioni da fare con le dosi Pfizer: non ci sono dosi a sufficienza e, per avere la prima somministrazione, l’appuntamento slitta a fine luglio. 


DATE SENZA PACE. Una nuova pesantissima tegola sta per cadere sulla campagna vaccinale del Lazio che, in Italia, è di certo la regione che finora ha proceduto più velocemente ma che, ora, rischia di di bloccare tutto. 


REGIONE PREOCCUPATA. L’allarme lanciato da giorni dall’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, si sta infatti concretizzando: nel mese di giugno e luglio si è registrato un taglio nelle forniture del 35% delle dosi. Se a giugno le dosi di Pfizer sono state anticipate, a luglio non sarà così e quindi non ce ne saranno per tutti. Tanto da rendere necessario il blocco delle prenotazioni per la dose tedesca e, contemporaneamente, di far slittare qualcosa come 100mila appuntamenti per la prima dose, già prenotati. Sarà necessario infatti riprogrammare gli appuntamenti: le somministrazioni fissate per la settimana dall’11 al 15 luglio slitteranno fino al 22 luglio.

Un sms verrà spedito sui cellulari per avvisare dell’eventuale cambio di data. 


SECONDE DOSI. Per ora, con le scorte già in Regione Lazio, bisogna garantire la seconda dose a chi ha già iniziato l’iter vaccinale. Nello stop sono già rientrati i ragazzi dai 12 ai 16: per loro sarà necessario aspettare la seconda metà di agosto ma sarà allo stesso modo fondamentale calcolare i giorni utili per far sì che i ragazzi, che aderiscono alla campagna, siano vaccinati per il rientro in classe, il 13 settembre. Ma la seconda dose è importante anche nel contrasto alle varianti: sulle prossime settimane, infatti, incombe l’incognita delta, la variante che al momento fa più paura. 
«Nel Lazio – ha spiegato l’assessore D’Amato - abbiamo il 10% dei casi da variante Delta, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha già detto che molto presumibilmente ad agosto questa variante sarà prevalente. Per individuarla, nel Lazio sequenziamo il 100% dei tamponi positivi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA