Le buche finiscono in Procura, aperta l’inchiesta: i fondi ai municipi anziché per la manutenzione venivano spesi per feste e sagre

Le buche finiscono in Procura, aperta l’inchiesta: i fondi ai municipi anziché per la manutenzione venivano spesi per feste e sagre
di ​Flavia Scicchitano
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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 10:43

Si allarga ai quindici Municipi di Roma l’inchiesta sulla manutenzione stradale: i soldi destinati dal Comune alle amministrazioni municipali per sistemare le buche potrebbero essere stati utilizzati per altri scopi e spostati in altri settori, per spese non propriamente urgenti, tra cui anche feste e sagre.

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Tutto è però ancora in mano alla Procura, che nelle scorse settimane ha acquisito bilanci e contratti d’appalto relativi alla gestione dei territori della capitale. L’obiettivo è andare a fondo e cercare di capire che fine abbiano fatto i finanziamenti elargiti dal Campidoglio, dove siano stati dirottati, in quali voci impegnati, e se siano stati sprecati. L’accusa che si potrebbe profilare è quella di abuso d’ufficio anche se al momento non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati.

Si apre così un nuovo capitolo nell’inchiesta sul Comune di Roma e sull’utilizzo improprio degli incassi delle multe che andrebbero, per la maggior parte, reinvestiti in manutenzione e sicurezza stradale. Le indagini sono state avviate a settembre scorso, in seguito alla denuncia del Codacons: l’associazione dei consumatori aveva ipotizzato che i soldi delle contravvenzioni inflitte ai romani erano stati utilizzati per finanziare arredi, accessori per uffici, carta e cancelleria, per pulire le divise della polizia locale, per musei, mostre e pinacoteche, addirittura generi alimentari, o ancora destinati a bonus o indennità per i vigili. Il dubbio è appunto che la manutenzione stradale, per quanto versi in condizioni emergenziali, sia stata posposta ad altri capitoli di spesa, o peggio, a spese extra bilancio.

Se infatti le sanzioni elevate a carico dei cittadini romani per sosta selvaggia ed altre infrazioni continuano a salire, le strade versano in condizioni sempre peggiori, tra asfalto dissestato, crateri e voragini, marciapiedi sconnessi, sampietrini saltati. Da qui la decisione di scandagliare anche le decisioni adottate dalle singole giunte municipali per verificare l’esistenza di ulteriori eventuali responsabilità in capo ai distretti territoriali. Dunque, in questa fase, le indagini sulla mancata manutenzione stradale si divide in due filoni: il primo riguarda il Campidoglio, il secondo appena aperto coinvolge i quindici Municipi della capitale.
 

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