Li chiamano i “predoni del litio”. Entrano in azione sfidando le forze di polizia, sia di giorno che dfi notte. In pochi minuti riescono a smontare macchine ibride o elettriche parcheggiate e a rubare le costosissime batterie, per un valore commerciale che oscilla tra i 5mila euro (se si tratta di un’utilitaria) e i 10mila euro nel caso di Suv e macchine elettriche di lusso. Un danno ancora più rilevante se i derubati non hanno stipulato una polizza assicurativa specifica per le batterie.
Roma, famiglie tartassate dalla quarantena per i bimbi che non vanno più a scuola: ecco quanto costa
Roma, insieme a Milano e Napoli, ha il triste primato delle denunce da parte di automobilisti che ritrovano le loro automobili “spogliate” del pacco degli accumulatori, generalmente installato sotto i sedili posteriori. Tra le zone più colpite nella Capitale, c’è quella della Cecchignola, precisamente via Abigailla Zanetta e le strade limitrofe. Ma la lista comprende anche i quartieri Eur, Montesacro, Prati, Centocelle, Via Gregorio VII e i Castelli Romani dove la diffusione delle auto EV è particolarmente alta. Nemmeno i garage e i box privati, considerati luoghi generalmente sicuri dove parcheggiare automobili costose, scoraggiano le bande di ladri hi-tech.
Il boom di furti si è registrato in corrispondenza dell’incremento delle vendite delle auto di nuova generazione, ad alimentazione elettrica.