Roma, i boss dello spaccio ora vogliono solo le case a piano terra. Così si nascondono nei tunnel scavati fino alle cantine

Roma, i boss dello spaccio ora vogliono solo le case a piano terra. Così si nascondono nei tunnel scavati fino alle cantine
Roma, i boss dello spaccio ora vogliono solo le case a piano terra. Così si nascondono nei tunnel scavati fino alle cantine
di Emilio Orlando
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Giovedì 15 Ottobre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:27

Case popolari del Tiburtino, trasformate in fortini dei “narcos”, esattamente come accade per i nascondigli dei latitanti di mafia, ‘ndrangheta e camorra. Appartamenti tutti al pianon terra per essere liberi di scavare botole scavate che portano a cunicoli che sboccano nelle cantine sottostanti al piano strada. Obiettivo: sfuggire agli arresti e nascondere la droga.


I boss che detengono il narcotraffico a San Basilio si sono oramai “saldati” con le organizzazioni illegali che gestiscono il racket delle occupazioni negli stabili dell’Ater e del Comune. E prediligono gli appartamenti al piano terra che stanno sopra le cantine, appunto. Così durante i blitz delle forze di polizia contro lo spaccio, i narcotrafficanti fuggono attraverso i corridoi sotterranei. 


Una scoperta che apre nuovi scenari investigativi dei carabinieri sulla gestione malavitosa delle occupazioni. Gli ultimi arresti per droga, avvenuti nelle piazze di spaccio di via Corinaldo e via Carlo Tranfo e in pizza della Lupa, lo confermano. Un labirinto di strade dove lo smercio delle sostanze stupefacenti è in mano alle famiglie dei Pupillo, Martellacci e del clan Marando. 


Sono stati proprio i carabinieri della stazione di San Basilio ed i detective del nucleo operativo della compagnia di Montesacro a scoprire che in casa del 22enne Marco Martellaci, in via Fabriano, c’era una botola che collegata alle fondamenta conduceva ai sotterranei di un altro condominio. Il giovane finito è in manette dopo essere sfuggito alla cattura durante l’irruzione in una raffineria di cocaina in via Recanati dove venne arrestato anche il 20 enne Valerio Timpano. Un duro colpo ad una delle organizzazioni criminali del quartiere, che ha svelato un altro particolare inquietante: le dosi di cocaina a San Basilio vengono nascoste dai pusher nelle trappole vicino al veleno per topi. Anche a Tor Bella Monaca continua senza sosta l’attività antidroga dei carabinieri della compagnia di Frascati. Ieri due importanti arresti di spacciatori trovati in possesso di eroina e di 5000 dosi di cocaina. 
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