Roma, bambina di 7 anni costretta a confezionare la droga: mamma e nonna gestivano lo spaccio

Giro d'affari scoperto ai Castelli: la piccola pensava fosse un gioco

carabinieri_spaccio_bambina
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di Emilio Orlando
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 07:54

Nelle piazze di spaccio ai Castelli romani era conosciuta come “la narcos in gonnellina”. Per le consegne delle dosi di cocaina e per il loro confezionamento, infatti, una bambina di 7 anni è stata individuata e sottratta alla criminalità familiare: lei considerava come un gioco preparare gli involucri pieni di droga, mentre mamma e nonna gestivano consapevolmente lo spaccio. A porre fine a questo vorticoso giro di diffusione degli stupefacenti che (da Rocca di Papa, Velletri, Albano, Cori e Frascati) aveva esteso i suoi tentacoli anche nella Capitale, sono stati i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Frascati. 
All’alba di ieri, gli investigatori hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare per 12 persone firmata dal gip Emiliano Picca e richiesta dal sostituto procuratore Giovanni Taglialatela.
Il provvedimento, che riassume e fotografa la pericolosità del gruppo di spacciatori che avevano trasformato paesini da sempre oasi di tranquillità in luoghi dove reperire cocaina a tutte le ore: qui venivano attirati tossicodipendenti da tutta la provincia romana, con un un giro d’affari di duemila euro al giorno. In manette sono finite la 67enne Sandra Trinca, la 32enne Margherita Fortini, Alessia Angelucci di 31 anni, i cittadini albanesi Erjon Jeshnica, Kresnik Alijaj e Artur Brahimi (di 32, 24 e 30 anni), Lorenzo Spinosa classe 1992 e il 50enne Massimo Calcagni. 
Durante le indagini, sono stati documentati e riscontrate oltre cinquanta cessioni di stupefacenti e sono stati sequestrati 75mila euro in contanti e quantità importanti di cocaina. 
Le due donne, che erano a capo del sodalizio, quando vennero convocate in caserma dai Carabinieri nascosero le sostanze stupefacenti che avevano addosso sotto la ruote della macchina: ma le cimici a bordo dell’auto captarono la conversazione tra le due malviventi e la droga venne sequestrata addirittura davanti gli uffici dell’Arma.

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