Ecco i "Coca Express", minorenni in motorino per consegnare la droga a domicilio

baby_pusher_motorino
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di Emilio Orlando
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Giovedì 7 Maggio 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:09
Li chiamano “Coca express” e “Ero express”. In sella a potenti motorini “modificati” nella cilindrata, senza targa e spesso rubati, con marmitte che ne raddoppiano la velocità, un sercito di minorenni consegna dosi di cocaina ed eroina nei quartieri dello spaccio. Hanno età comprese tra i 12 ed i 16 anni, sono incensurati e spesso non punibili dalla legge, garantendo così i “signori della droga” che - al tempo del Coronavirus - fanno lo stesso affari d’oro. I “Coca Express” interpretano una nuova forma di “Gig Economy criminale”: si radunano in gruppi a Tor Bella Monaca, tra via dell’Archeologia e largo Brandizzi, nella roccaforte del narcotraffico gestita dai clan Moccia, Cordaro e La Rosa. I corrispettivi variano dai 10 ai 15 euro a dose consegnata. 
Ricevono gli ordinativi di droga da consegnare dai “capi piazza”, che impartiscono le direttive affacciati alle finestre e corrono per le strade del Casilino a fare le consegne, sfuggendo ai posti di blocco e di controllo delle forze dell’ordine che sono presenti in forze nel quartiere. Impennano su una ruota come se gioassero solo a fare i “ragazzi indisciplinati”, passano nei prati dietro le torri di via dell’Archeologia e che - attraverso sentieri sterrati - portano fino a via Paolo Ferdinando Quaglia: altra piazza di spaccio in mano, secondo le recenti inchieste della direzione distrettuale antimafia, agli Sparapano, ai Nastasi, Lionello, Moccia, Di Bello e Federici. Un sistema che vede impiegati ragazzini, anziani e disabili e disoccupati utilizzati dai boss come vedette e corrieri, approfittando anche della difficile congiuntura sociale.
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