Roma, deposito Atac messo all'asta dal Comune. La Lega fa un esposto alla Corte dei Conti: «Ingente danno erariale»

Il Comune ne vuole rientrare in possesso ad un costo maggiorato di oltre 3 milioni di euro

Il deposito e a destra Bordoni della Lega
Il deposito e a destra Bordoni della Lega
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 15:59

E' finito al vaglio della Corte dei Conti l'affare, si fa per dire, legato all'ex deposito Atac di piazza Bainsizza: saranno i giudici a valutare l'eventuale danno erariale, per oltre 3 milioni di euro, a cui va incontro il Campidoglio. 

Il Comune, infatti, ha messo all'asta la struttura e ora ne vuole rientrare in possesso. Ma la struttura ormai avrà un costo maggiorato per oltre 3 milioni di euro: il Campidoglio avrebbe potuto pagarlo molto meno, infatti, se semplicemente si fosse mosso prima.

Roma, il Comune perde all'asta il deposito Atac e poi lo vuole ricomprare. Spendendo 4 milioni di euro in più

CONTRO IN CAMPIDOGLIO, TRA MEMORIA DI GIUNTA E ESPOSTI ALLA CORTE DEI CONTI

Sulla questione è in corso in Campidoglio un duro scontro tra la giunta, che insiste per l'acquisizione, e l'opposizione che teme per un enrome danno erariale. Oggi la Giunta capitolina ha infatti approvato una memoria che dà mandato al Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e al Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche abitative di "procedere con urgenza alla verifica di tutte le procedure amministrative possibili, compreso l’esercizio del diritto di prelazione, per giungere all’acquisizione da parte dell’Amministrazione Capitolina della ex Rimessa Vittoria di Piazza Bainsizza di cui, con l’approvazione del Pums, è stato ribadito il ruolo strategico".

Ma l'opposizione è contraria: la Lega infatti, oltre ad aver richiesto un'interrogazione urgente, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti con cui si chiede di verificare l'esistenza di un eventuale danno erariale e, nel caso, le misure da adottare nei confronti dei responsabili di tale perdite.

BORDONI (LEGA): "DA VALUTARE INGENTE DANNO ERARIALE E RESPONSABILITA'"

“Nonostante l’aggiudicazione dell’immobile ad un soggetto privato a seguito di asta pubblica del concordato Atac – spiega Davide Bordoni, dirigente della Lega a Roma, che si è rivolto ai giudici della Corte dei Conti - il Comune di Roma intende procedere all’acquisizione dell’ex rimessa di largo Bainsizza a Roma, esercitando un diritto di prelazione connesso al vincolo gravante sul bene.

L’esercizio della prelazione, tuttavia, appare incompatibile non solo con l’approvato piano di dismissioni della società di cui il Comune di Roma è socio unico, ma anche e soprattutto con la partecipazione all’asta di cui Roma Capitale ha innescato persino la riapertura con offerta in ulteriore rialzo: ciò causerà con certezza un ingente danno erariale pari alla maggiorazione del prezzo per circa tre milioni di euro, innescando, peraltro, un contenzioso con connessi danni e relativa incertezza su patrimonio e imputazione di spesa”.

LA VICENDA
Si tratta di una struttura di 17mila mq vicino piazza Mazzini, già di proprietà di Atac, andata all'asta per sanare i conti dell'azienda di trasporto pubblico nell'ambito del concordato. Nelle intenzioni del Campidoglio c'era la volontà di ricomprarlo per farne un deposito di bus elettrici partecipando all'asta ma, al momento opportuno, ne è uscito invece sconfitto. Ad aggiudicarsi la struttura di piazza Bainsizza è stata infatti la società Sant’Anna per la Famiglia. Ricomprare quella struttura ora, come vuole fare il Comune di Roma impugnando il diritto di prelazione, significa però sborsare la somma pagata dal nuovo acquirente: vale a dire 4 milioni di euro in più rispetto al prezzo base. Il prezzo base d'asta era di 13.170.000 euro ma poi è stato rilanciato fino all'acquisto, da parte di Sant'Anna per la Famiglia, al costo di 16.363.000,17 euro che, con le dovute imposte, sale a 20.807.027 euro.

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