Roma, due Casamonica arrestati: dopo una lite per viabilità, tagliarono il lobo dell'orecchio a un automobilista

aggressione_casamonica
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di Emilio Orlando
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:25

«Adesso te lo faccio vedere io! Lo sai che sono un Casamonica? Non hai paura dei Casamonica?». 
Hanno intimorito così, prima di pestarlo a sangue e di tagliarli di netto l’orecchio con un coltello, l’egiziano che la sera di Pasquetta è stato ridotto in fin di vita davanti alla moglie e ai figli piccoli. 
Una banale lite per motivi di viabilità scoppiata nel quartier generale “colonizzato” dal clan che possiede ancora, insieme ai Di Silvio e ai Di Gugliemi, decine di ville dove viene spacciata la droga. L’aggressione di cui è rimasto vittima l’operaio è avvenuta a Morena, sotto due telecamere che hanno ripreso e registrato l’intera scena. Le immagini hanno permesso agli investigatori della Squadra mobile e del commissariato Romanina di identificare e arrestare due appartenenti al clan sinti più temuto d’Italia, accusati di violenza privata, lesioni gravissime aggravate dal metodo e dall’associazione mafiosa. In manette sono finiti Giuseppe e Antonio Casamonica, di 21 e 19 anni, entrambi residenti in via Demetra, luogo dove si è verificata la brutale aggressione. 
Secondo il racconto dell’egiziano e di sua moglie, dalle residenze faraoniche degli appartenenti sarebbero uscite diverse persone che hanno assistito al pestaggio dell’uomo che, riverso a terra, continuava a essere preso a calci e pugni dai due sinti ora arrestati. Dopo che il cittadino straniero era stato immobilizzato sull’asfalto da Giuseppe Casamonica, l’altro (Antonio) con una lama molto affilata gli ha tagliato il lobo auricolare.
Il quartiere dove è avvenuta la violenza vive nel terrore e nell’omertà imposta dai Casamonica e delle famiglie a loro affiliate che spadroneggiano ad ogni ora del giorno e della notte, impedendo di fatto la normale convivenza sociale dentro al quadrilatero compreso tra via Niobe, via Calpurnio Bellico e via Flavia Demetria regno dell’illegalità.

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