Roma, bagarre sulle Ztl del centro spente. Scontro Raggi-consiglio comunale che ha votato "No". Commercianti inviperiti

Roma, bagarre sulle Ztl del centro spente. Scontro Raggi-consiglio comunale che ha votato "No". Commercianti inviperiti
Roma, bagarre sulle Ztl del centro spente. Scontro Raggi-consiglio comunale che ha votato "No". Commercianti inviperiti
di Lorena Loiacono
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Giovedì 8 Aprile 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:33

La Sindaca Raggi riattiva i varchi della Ztl ed esplode la bufera in Campidoglio: le telecamere erano state spente nel periodo di zona rossa, quindi dal 14 marzo, e sono stati riaccesi ieri mattina per fermare gli accessi nel Centro storico, nel Tridente, a Trastevere, a Testaccio e a San Lorenzo nonostante il Consiglio comunale martedì sera avesse votato contro. 


MOZIONE OK. L’Aula infatti ha approvato la mozione presentata da Andrea de Priamo, consigliere di Fratelli di Italia, per lasciare spenti i varchi almeno fino al 30 aprile. La mozione, sostenuta anche dal presidente del Consiglio comunale Marcello de Vito del M5s, ha ricevuto la maggioranza con 21 voti a favore, 19 contrari e un astenuto. È stata sostenuta da tutti i consiglieri del Pd e da due pentastellati: Eleonora Guadagno e Maria Teresa Zotta. Con l’appoggio sia dei commercianti del Centro, sfiniti dalla pandemia ed isolati nella ztl, sia dei presidi delle scuole per consentire alle famiglie di accompagnare gli studenti in auto evitando così i mezzi pubblici. 


LA SORPRESA. Ma ieri mattina i varchi erano comunque accesi. De Vito, con le firme dei consiglieri sotto al braccio, si è recato dal Prefetto Piantedosi rivendicando la decisione dell’Aula: «Una denuncia? No, è un atto dovuto, la volontà dell’assemblea è stata inequivocabile». E annuncia di voler chiedere le dimissioni dell’assessore al commercio Pietro Calabrese, sempre del M5s. 


POLEMICA BIPARTISAN. Una spaccatura profonda, dunque, in piena corsa elettorale. «Un gesto gravissimo e senza senso – ha commentato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia - che probabilmente sarà utile alla Raggi per imporsi nelle beghe del suo partito ma che di certo penalizza i romani». La polemica è bipartisan: «La sindaca continua a prendersi gioco dei consiglieri e dei cittadini di Roma — ha commentato Bruno Astorre, segretario Pd Lazio — uno schiaffo intollerabile alle istituzioni democratiche: riveda la sua posizione». Ma la maggioranza rispedisce le critiche al mittente: «Da eminenti esponenti politici – replica Andrea Coia, assessore allo sviluppo economico – arrivano strumentalizzazioni che si concentrano sulla pagliuzza e non si preoccupano della trave: cioè del sostegno per la ripartenza che il Governo, che anche loro supportano, deve assicurare agli operatori».
«La sensazione è che stiano facendo scelte incomprensibili e insensate sulla pelle dei commercianti, vista anche l’emergenza sanitaria, come se le istituzioni ci fossero nemiche – denuncia Massimo Bertoni, dello storico negozio Socrate di via Nazionale – gli orari della Ztl potevano essere anche modulati in maniera diversa, invece restano uguali a quelli di prima della pandemia.

Ma è assurdo perché, ad esempio, i ristoranti sono chiusi. La rabbia deriva da queste scelte incomprensibili: evidentemente sono scelte ideologiche, frutto di una strategia politica in vista delle elezioni. Ma così la Raggi si mette contro tutti i commercianti e le persone che lavorano in Centro. Anche perché ora il degrado è totale, c’è il buio in Centro».

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