Roma, termosifoni ancora spenti a Casal Bruciato. I cittadini danno fuoco ai cassonetti per protesta

Roghi a Casal Bruciato
Roghi a Casal Bruciato
di Lorena Loiacono
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Venerdì 13 Dicembre 2019, 10:03

Termosifoni spenti in casa e roghi giù in strada: così a Casal Bruciato divampa la protesta contro il Campidoglio. In via Pietro Angeli, nelle case del Comune, i riscaldamenti non funzionano o, quando si accendono, procedono a singhiozzo lasciando comunque gli appartamenti al gelo: la tensione, cresciuta nelle scorse settimane con l’arrivo del freddo, è scoppiata ieri mattina quando intorno alle 10.30 un gruppo di residenti, circa 50, è sceso in strada chiamando a raccolta tutti gli altri con il megafono e suonando ai citofoni, ai numeri civici 140, 145 e 147.

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Dalle grida si è passati presto ai fatti: i manifestanti hanno acceso un rogo in strada, prima un cassonetto poi della legna, bloccandola tanto da rendere impossibile il passaggio delle auto, mentre un uomo quasi 90enne minacciava di buttarsi giù dal secondo piano di una palazzina. «Paghiamo il riscaldamento, ma siamo al freddo da settimane»: denunciano i manifestanti gridando “vergogna vergogna” alla volta del Campidoglio. Era già accaduto giovedì scorso, infatti, quando erano scesi in piazza, sempre per la mancata accensione dei termosifoni, i residenti di via Facchinetti e di via Sebastiano Satta: alla protesta hanno partecipato anche persone disabili, con uno striscione con su scritto “secondo voi dobbiamo morire di freddo?”.

Intervennero i tecnici del Simu, l’ufficio preposto dal Comune, per risolvere. Ma a distanza di una settimana è tutto come prima. Il problema sta nel malfunzionamento delle caldaie, a causa di una manutenzione mai portata avanti e di impianti ormai vecchissimi. Queste situazioni, anche quando non divampa la protesta, avvengono in tutta Roma: partono da Casal Bruciata fino a Ostia. L’opposizione va all’attacco: «Ancora senza riscaldamento gli abitanti di Casal Bruciato – denuncia Fabrizio Ghera, capogruppo FdI alla Regione Lazio - si accendono le luminarie in piazza ma si spengono i termosifoni nelle case del Comune. Centinaia di famiglie continuano ad essere lasciate al freddo, nonostante le temperature basse di questi giorni, con bambini anziani disabili costretti ad indossare cappotti o accendere stufe elettriche. Siamo vicini ai manifestanti e chiediamo alla Giunta di risolvere subito il problema». Sulla stessa linea anche il Pd: «Vergognosa questa amministrazione – ha commentato il capogruppo Pd in IV Municipio Massimiliano Umberti - che spende e spande per le luminarie, lasciando anziani, donne e bambini al freddo».

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