Roma, il neo sindaco sul balcone del Campidoglio con Virginia Raggi, poi va a Tor Bella Monaca per il blitz anti-abusivismo

Un'ora di colloquio, poi il passaggio di consegne. A Virginia un incarico per Expo 2030?

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di Lorena Loiacono
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 12:07

Una stretta di mano con la sindaca uscente e poi l’iconico affaccio dal balcone sui Fori imperiali: così ieri il neo sindaco Gualtieri, fresco di proclamazione dalla Corte d’appello, ha preso possesso del suo ufficio in Campidoglio con l’insediamento ufficiale.
Ad attenderlo infatti c’era Virginia Raggi per il passaggio delle consegne amministrative ma i due hanno avuto modo di parlare da soli per circa un’ora sui temi più urgenti per la Capitale, dai rifiuti ai grandi eventi. La foto di rito, sul balconcino dell’ufficio del sindaco, è stata fatta prima in coppia con la Raggi e poi da solo, per salutare chi lo stava aspettando, dopo il tradizionale passaggio sulla guida rossa davanti alla Lupa capitolina. 
«Sono onorato finalmente di assumere questo ruolo cui dedicherò tutto mio il impegno e la mia passione – ha assicurato l’ex ministro all’economia – con Virginia Raggi abbiamo parlato dei dossier più importanti e ora inizierà per me il lavoro. Ringrazio Raggi per l’impegno di questi anni e ora inizia fase per me intensa e appassionante». Toni decisamente distesi e collaborativi anche da parte della ex sindaca che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe restare in Campidoglio non solo come consigliera comunale eletta ma anche con un ruolo, che le verrebbe assegnato da Gualtieri, nella corsa all’Expo 2030. «I miei migliori auguri a Gualtieri – ha dichiarato la Raggi - fare il sindaco è il mestiere più bello e complesso. A livello umano e politico è un’esperienza piena. Io sono stata onorata di guidare per 5 anni questa città, la più bella del mondo. Consegno con grande senso delle istituzioni la città nelle mani del nuovo sindaco». 
A sorpresa, nel pomeriggio di ieri Gualtieri è andato a Tor Bella Monaca insieme ai carabinieri, per gli allacci abusivi all’acqua e alla corrente elettrica. 


IL LEADER DI AZIONE.

Carlo Calenda, come aveva già dichiarato, non siederà in consiglio comunale, lasciando il posto a Francesco Carpano, eletto con Azione. «Non era interessato a Roma»: tuonano da Fdi. Ma lui replica: «Potrei rimanere eurodeputato e fare il consigliere. Ma non lo farò: Carpano è un giovane fuoriclasse». 

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