È iniziato anche così, ieri, l’anno scolastico per i bambini di Roma sotto i 3 anni. La falsa partenza ha interessato l’asilo comunale “I giocosi anatroccoli” di Centocelle, nel V Municipio, dove praticamente non erano arrivati i dispositivi di sicurezza. Non solo, la coppia di genitori che ha denunciato l’accaduto racconta anche che il giardino della struttura versa ancora nel degrado più totale. Il problema dell’incuria degli spazi verdi negli asili, denunciato da Leggo il 2 settembre scorso, evidentemente non è ancora stato risolto. L’assessora alla scuola del Comune di Roma, Veronica Mammì, ha assicurato che oggi i bambini potranno entrare in sicurezza. Ma i disagi non mancano, secondo i sindacati in diversi nidi si sono registrati ritardi nella consegna delle mascherine. E i sindacati promuovono la prima riunione per il personale comunale per martedì e mercoledì prossimi: «Oltre al ritardo nella consegna dei necessari kit protettivi per il personale – denunciano SGB e Asbel-CNL - mancano i minimi strumenti di igiene e profilassi. Stessa approssimazione avviene a livello organizzativo con ritardi sia per la formazione del personale, sia per le chiamate di personale per potenziare gli organici».
In ogni caso 16.500 bimbi hanno potuto provare il nuovo modello di nido nelle 400 strutture romane: piccoli gruppi andranno a formare le “bolle”, a cui non si aggiungeranno altre persone, le educatrici hanno mascherina e visiera sul volto e i giochi non possono essere portati da casa, neanche quelli cosiddetti Consolatori che aiutano i bimbi a dormire o a calmarsi. Tutto ciò che arriva con i bimbi deve avere una targhetta di riconoscimento: vale soprattutto alla scuola dell’infanzia dove matite e colori devono essere assolutamente personali. Una partenza con tanti ostacoli, che fa da preludio a quel che accadrà lunedì 14 settembre: ma molti presidi vogliono aprire solo dal 24.
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