Roma, ancora alberi caduti: ecco un microchip per monitorarli e salvarli

Roma, ancora alberi caduti: ecco un microchip per monitorarli e salvarli
Roma, ancora alberi caduti: ecco un microchip per monitorarli e salvarli
di Sofia Unica
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Venerdì 15 Settembre 2017, 08:32
Tre grandi pini caduti in tre giorni e due feriti. È strage di alberi a Roma, l’ultimo è crollato ieri nel parcheggio di Palazzo Marina, a ridosso del Lungotevere delle Navi: il grosso albero - caduto nel momento di massimo afflusso del personale nel palazzo - ha schiacciato una macchina parcheggiata, fortunatamente vuota. Nessun danno alle persone, ma tanta paura per chi si trovava a passare di lì. E ora il Campidoglio si affida anche ad un microchip per monitorare le piante minacciate e a rischio crollo.

Basta fare una passeggiata in città per accorgersi che la maggior parte degli alberi non sono potati da tempo e rischiano di essere un serio pericolo per i cittadini costretti, in alcune zone, a vere gimcane tra rami e foglie che invadono i marciapiedi, quando non crollano a causa del vento e della pioggia. E sarebbe proprio la lunga siccità e l’arrivo di nubifragi violenti a far sì che le radici non tengano più il terreno provocando lo sradicamento. Il settore della manutenzione del verde pubblico era stato pesantemente infiltrato da Mafia Capitale. Ora i bandi stanno ripartendo, «ne stiamo aggiudicando alcuni - ha detto la sindaca Virginia Raggi - per andare a colmare evidentemente una carenza di controlli che oggi pesa. È evidente che è un lavoro immane. L’inizio c’è stato e proseguirà. Noi ci siamo attivati, ma c’è ancora tanto da fare».

Sotto l’amministrazione M5s è cominciato il monitoraggio di 82mila essenze sulle 320mila presenti a Roma, tra pini, platani, lecci e altri generi di «prima grandezza» (pari o superiori ai 20 metri) che comprende, ove necessario, anche la potatura. Non solo, ogni pianta viene monitorata attraverso uno strumento che si chiama “VTA”, ovvero Visual Tree Assistance, che raccoglie dati sullo stato del fusto, delle radici e delle foglie. In più, «sono stati assunti 30 giardinieri al Servizio Giardini dopo 10 anni, in aggiunta ai 170 in servizio - spiegano dall’assessorato all’Ambiente - oltre ai 50 manutentori civici già operativi». Ma i cittadini sono preoccupati e a lanciare uno dei tanti allarmi sono i residenti a Trastevere: «In via Dandolo - spiega il presidente dell’associazione Rinascita via Dandolo, Angelo Angius - sono caduti bel due platano ad alto fusto nel giro di un mese. Ce ne è uno inoltre totalmente secco che il Servizio Giardini aveva già monitorato un anno fa contrassegnandolo con una X rossa che significa: da abbattere. Nessuno però, ripeto, da un anno a questa parte, si è fatto più vivo e qui viviamo con la paura che questo grande albero possa caderci addosso da un momento all’altro. Ad agosto abbiamo presentato anche un esposto denuncia al Comune». Dall’assessorato all’Ambiente rassicurano e fanno sapere che «partiranno in settimana gli interventi in I Municipio e non solo». 
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