Minacciata in casa con la pistola, rapinata e poi stuprata dal branco. Ma i carabinieri arrestano i tre banditi

I tre malviventi finiti in manette sono due 30enni e un 46enne residenti ai Castelli Romani

rapina_stupro_casa_branco
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di Emilio Orlando
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:13

Rapina con stupro in stile “Arancia meccanica” ad Acilia. Ma alla banda di rapinatori che violentava le vittime per sottometterle, è andata male: è stata infatti smantellata dai carabinieri della compagnia di Ostia dopo la rapina e lo stupro ai danni di una 48enne peruviana. I tre malviventi finiti in manette sono due 30enni e un 46enne residenti ai Castelli Romani. Il commando, dopo essere entrato pistole alla mano in un’abitazione ad Acilia, aveva immobilizzato la vittima: quindi l’hanno rapinata del denaro contante presente in casa, picchiata e costretta a turno ad un rapporto sessuale. Solo dopo alcune ore la donna è stata soccorsa dal coinquilino che non era presente al momento dell’aggressione, quindi è stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia e dimessa con una prognosi di 20 giorni. 


Ma alcune impronte digitali raccolte dalla squadra rilievi dell’Arma (insieme all’esame dei filmati delle telecamere di zona) hanno condotto gli investigatori all’identità dei malviventi.

Nel giro di pochi giorni, la procura capitolina ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il decreto per un fermo indiziario con le accuse di rapina a mano armata, violenza sessuale di gruppo, lesioni personali e porto abusivo di armi. L’inchiesta dei carabinieri però non si ferma, la banda potrebbe aver compiuti episodi criminali analoghi in altre zone della Capitale e dell’hinterland. Non solo. Potrebbero anche essere coinvolti altri complici.

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