Roma, rapina choc: si finge tecnico del gas e prende un'anziana a bastonate

Roma, rapina choc: si finge tecnico del gas e prende un'anziana a bastonate
di Emilio Orlando
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Martedì 1 Ottobre 2019, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:05
Aveva conquistato la sua fiducia spacciandosi per un operaio di una ditta che doveva verificare una fuga di gas. Una volta entrato in casa, però, è iniziato l’incubo. L’ha ridotta in fin di vita con calci pugni e bastonate, lasciandola immobilizzata sul pavimento con le fascette ai polsi. Vittima di questa arancia meccanica un’anziana settantasettenne, ricoverata in fin di vita al reparto di terapia intensiva del San Filippo Neri si è fidata dei modi gentili, garbati ed affabili di quell’uomo sulla quarantina, che in realtà era un feroce rapinatore. Approfittando del giorno di festa, dei due negozi sotto casa chiusi per riposo settimanale, l’aggressore è passato inosservato ed è entrato nella palazzina gialla davanti alla fermata dell’autobus.

La rapina è avvenuta domenica nel tardo pomeriggio in via Pasquale II, a Primavalle. La signora, dopo aver trascorso il pomeriggio in visita al marito ricoverato al policlinico Gemelli quando stava per rientrare a casa ha trovato ad attenderla davanti al portone il fantomatico tecnico del gas, che l’ha convinta a farlo entrare nell’appartamento con la scusa della perdita. Quando rapinatore e vittima erano in casa il malvivente ha iniziato a colpirla senza pietà, nonostante l’ età avanzata, per farsi dire dove erano custoditi i soldi ed i gioielli, facendole prima perdere i sensi e poi l’ha immobilizzata legandole i polsi. Le botte che la donna ha ricevuto le hanno provocato lesioni e fratture su gran parte del corpo ed una abbondante perdita di sangue causata dalle ferite.



L’agonia della pensionata è durata quasi tre ore fino a quando è riuscita a fatica a liberarsi e con il cellulare che aveva nella borsa ha chiamato la polizia. La polizia scientifica ha repertato tracce definite interessanti che potrebbero condurre gli inquirenti all’identificazione del rapinatore sanguinario. Da un primo sopralluogo della casa, sembrerebbe mancare all’appello una discreta somma di denaro, che i due coniugi avevano messo da parte e che custodivano in casa. Proprio questo particolare, secondo i detective delegati alle indagini dalla procura capitolina, farebbe pensare che il malvivente sia andato a colpo sicuro. «Chiedo solo giustizia e che questo balordo, questa bestia, venga preso il prima possibile», le parole di uno figli ai poliziotti.
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