Lunghe attese per il numero ReCup 069939: le proteste dei cittadini. La Regione Lazio chiede spiegazioni alla società che lo gestisce

Lunghe attese per il numero ReCup 069939: le proteste dei cittadini. La Regione Lazio chiede spiegazioni alla società che lo gestisce
Lunghe attese per il numero ReCup 069939: le proteste dei cittadini. La Regione Lazio chiede spiegazioni alla società che lo gestisce
di Simone Pierini
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 18:05

Diversi lettori hanno segnalato a Leggo un disservizio legato al ReCup della Regione Lazio, il numero 06.9939, servizio per la prenotazione delle visite e degli esami diagnostici e specialistici nelle varie Aziende Ospedaliere e negli ambulatori delle Asl di Roma e del Lazio.
 

 

Secondo le molte proteste ricevute il numero non sarebbe funzionante «da almeno un mese». Ai nostri primi tentativi di chiamare il numero 06.9939 abbiamo ricevuto risposta automatizzata che indicava le varie opzioni. Una volta scelta l’opzione per la prenotazione visite il tempo di attesa indicato era di oltre 400 persone. Questo è successo per tre volte consecutive. Va sottolineato - comunque - che successivamente, chiamando nuovamente, abbiamo ricevuto risposta immediata dagli addetti. 

In alcuni video e post pubblicati su Facebook da cittadini si nota come la lunga coda di attesa telefonica sia un fatto avvenuto da luglio fino ai primi giorni di settembre. Di seguito alcuni esempi del 31 luglio, del 10 agosto e di lunedì scorso. Nella gallery fotografica le numerose lamentele apparse in questi giorni.
 

 


Cosa succede dunque? La Regione Lazio, contattata da Leggo, ha dichiarato che «dai sistemi informativi confermano che sono in fase di allineamento i sistemi informatici dovuti al cambio di società». Tradotto in parole povere, il cambio dei sistemi informativi avrebbe generato dei problemi tecnici che hanno avuto ripercussioni sul sistema che gestisce le telefonate in coda. La società è la RTI GPI, che è subentrata lo scorso 20 luglio in seguito al cambio di appalto firmato al termine di un incontro tra i rappresentanti della Regione Lazio con le associazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. 

Lazio Crea S.p.A, società che affianca la Regione Lazio nelle attività tecnico-amministrative, offrendo servizi di gestione ed organizzazione delle attività di interesse regionale, ha scritto una lettera alla società RTI GPI nella quale conferma, per la giornata del 4 settembre, di aver ricevuto numerose «lamentele da parte dei cittadini che non riescono ad accedere al servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie ReCup» e richiede «di mettere in atto ogni soluzione al fine di risolvere le eventuali problematiche e disagi riscontrati dagli assistiti e di fornirci urgentemente informazioni puntuali circa gli interventi eseguiti in relazione alle segnalazioni riscontrate». E aggiunge che, «qualora fosse necessario, si riserva di tutelare ogni suo diritto e quello dell'Amministrazione regionale nessuno escluso, oltre la valutazione del rispetto dei livelli di servizio previsti dal contratto richiamato»



Nell’accordo il nuovo gestore del servizio si era impegnato a contrattualizzare tutto il personale in servizio, garantendo così la salvaguardia dei livelli occupazionali, e garantendo l’anzianità retributiva di servizio maturata dai lavoratori. Garantito inoltre il mantenimento di una sede operativa a Frosinone (a partire dal 2 settembre) oltre a quella operativa a Roma. La Regione Lazio avevo informato i cittadini di una sospensione temporanea del servizio di due giorni dal 20 al 22 luglio scorso «a causa di interventi di natura tecnica».

All'epoca l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato commentò così «Sono felice dell’intesa raggiunta, adesso si deve puntare con decisione a migliorare la qualità del servizio rivolto ai cittadini»

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