Paolo e Stefania, coniugi romani trovati morti: la dinamica è ancora un mistero. Il giallo della setta dei Ramtha

Paolo e Stefania, coniugi romani trovati morti: la dinamica è ancora un mistero. Il giallo della setta dei Ramtha
Paolo e Stefania, coniugi romani trovati morti: la dinamica è ancora un mistero. Il giallo della setta dei Ramtha
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Lunedì 23 Maggio 2022, 14:58

È ancora un giallo la morte di Paolo Neri di 67 anni e Stefania Platania di 65, i due coniugi romani, ex dipendenti del Senato in pensione, trovati morti a Spinello di Santa Sofia, in provincia di Forlì. I due sarebbero appartenenti alla setta dei Ramtha: non è ancora chiaro se entrambi si siano tolti la vita o se si tratti di un omicidio-suicidio. «I cittadini di una piccola comunità come quella di Spinello non possono che essere sgomenti, sconvolti da un episodio del genere, è inevitabile», le parole del sindaco Daniele Valbonesi, all'Adnkronos.

«Forse doppio suicidio». La loro casa era un bunker per l'Apocalisse

«Il dramma umano e quello familiare colpiscono.

C'è anche un po' di incredulità, è una situazione direi surreale per una paesino così piccolo». «Io non li conoscevo, forse di vista ma non sono sicuro. So che erano persone attive nella comunità pur non vivendo nel paese, dato che erano residenti a Roma. - ha aggiunto Valbonesi - negli anni scorsi spesso erano presenti alle varie iniziative organizzate nella frazione. Tra l'altro venerdì scorso avrebbero dovuto partecipare ad un'assemblea pubblica per un problema di protezione civile da discutere e mi hanno detto che non si sono presentati. Forse la tragedia era già accaduta».

 

«Sulla presenza della setta Ramtha in paese non posso dire molto. Sono sindaco dal 2014 e non posso dire niente di particolare su questa comunità -ha proseguito- perché non ho mai avuto nessun tipo di problema nè contatti diretti perché incontri e riunioni avvenivano o in case private o in strutture private, non vi era alcun coinvolgimento dell'amministrazione comunale». 

Il parroco: grande sgomento

«Questa tragedia ha provocato grande sgomento in una cittadina di circa 200 abitanti. Un paesino di montagna molto tranquillo». Così Don Giordano Milanesi, parroco di Spinello di Santa Sofia. «Non li conoscevo bene, solo di vista. Erano residenti a Roma e venivano qui per le feste o le vacanze - ha aggiunto Don Giordano Milanesi - Non li vedevo mai, forse una volta durante uno dei miei giri per la benedizione delle famiglie, ma non ricordo bene». «Sono a conoscenza della presenza di diversi membri di questa setta. Diversi anni fa hanno costruito delle villette con dei bunker - ha detto ancora Don Giordano - e Spinello era un punto di riferimento, qui era molto attiva diversi anni fa, anche con grandi adunate ma da tempo ormai non ci sono più e credo facciano tutto attraverso internet», ha concluso Don Giordano.

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