Omicidio Vannini, Antonio Ciontoli condannato a 14 anni: «Io il solo responsabile». Nove anni alla moglie e ai due figli

Omicidio Vannini, Antonio Ciontoli condannato a 14 anni: «Io il solo responsabile». Nove anni alla moglie e ai due figli
Omicidio Vannini, Antonio Ciontoli condannato a 14 anni: «Io il solo responsabile». Nove anni alla moglie e ai due figli
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 15:09

Omicidio Vannini: Antonio Ciontoli condannato a 14 anni, la moglie Maria Pezzillo a 9 anni e 4 mesi così come il figlio Federico Ciontoli e la figlia e fidanzata di Marco Vannini, Martina Ciontoli. È la sentenza del processo in corte d'assise d'Appello a Roma per in processo Vannini. Per il capofamiglia i giudici, nell'ambito del processo di appello bis, hanno riconosciuto il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. Per i componenti della famiglia, la moglie Maria Pezzillo e i figli Federico e Martina, fidanzata di Marco Vannini, è stato riconosciuto l'omicidio volontario anomalo. Per la seconda volta, ma con una giuria diversa, un giudice del secondo grado di giudizio è stato chiamato ad esprimersi sulla vicenda. Soddisfatta la madre di Marco Vannini, Marina Conte, che ha dichiarato: «La giustizia esiste».

CIONTOLI CHIEDE PERDONO
«Chiedo perdono per quello che ho commesso e anche per quello che non ho commesso. So di non essere la vittima ma il solo responsabile di questa tragedia». Ha detto Antonio Ciontoli, imputato nel processo bis per l'omicidio di Marco Vannini, nel corso di dichiarazioni spontanee. Imputati al processo anche la moglie e i due figli di Ciontoli. 

«Sulla mia pelle - ha continuato Ciontoli - sento quanto possa essere insopportabile, perché innaturale, dover sopportare la morte di un ragazzo di vent'anni, bello come il sole e buono come il pane. Quando si spegneranno le luci su questa vicenda, rimarrà il dolore lacerante a cui ho condannato chi ha amato Marco. Resterà il rimorso di quanto Marco è stato bello e di quanto avrebbe potuto esserlo ancora e che a causa del mio errore non sarà. Marco è stato il mio irrecuperabile errore».
 

 

LA PRIMA SENTENZA
A chiedere un nuovo processo era stata la Corte di Cassazione lo scorso febbraio che ha accolto il ricorso dei familiari di Marco Vannini, il 21enne morto il 18 maggio 2015 a Ladispoli nella casa della famiglia Ciontoli che frequentava perchè era il fidanzato di Martina, la figlia di Antonio Ciontoli. La corte d'appello infatti aveva condannato Antonio a 5 anni riconoscendogli il solo reato di omicidio colposo. Nel secondo processo il procuratore generale ha chiesto per i quattro imputati, Antonio Ciontoli, i figli Martina e Federico e la moglie Maria Pezzillo, 14 anni di carcere contestando al padre l'omicidio volontario e al resto della famiglia il concorso in omicidio. 

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