Nunzia Alessandra Schilirò, la vice questore di Roma sospesa con un procedimento disciplinare dal dipartimento di Pubblica sicurezza per le sue posizioni no Green Pass, è positiva al Covid. Ad annunciarlo è stata la stessa poliziotta in lungo post su Facebook dove precisa che anche il marito è risultato positivo. Qualche giorno fa, la Schilirò, parlando dal palco della manifestazione promossa a a Firenze da “Venere vincerà”, aveva attaccato frontalmente la «tessera verde», definendola «antigiuridica, atiscientifica e illogica».
«Potrebbe portarci a un modello di società identico a quello cinese», che funziona con i crediti sociali, con i cittadini divisi tra «buoni», che sono quelli che seguono gli ordini del potere e i «cattivi cittadini», con aspirazioni di libertà e che «perdono i punti» e quando arrivano a zero «non hanno più accesso a niente» neanche al conto corrente, aveva detto la vice questore nel suo intervento. Ora la brutta notizia del contagio. E sulla sua affolata pagina social gli utenti si sono scatenati.
Nunzia Schilirò, l'annuncio sui social: «Positiva a Covid»
«Carissimi amici, - scrive la Schilirò - pur non ritenendo quello che sto per dirvi una notizia ma, temendo strumentalizzazioni, mi pare giusto informarvi che io e mio marito oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid.
«"La legge è uguale per tutti" leggiamo nelle nostre aule di giustizia! Tutti, ma veramente tutti, hanno il dovere di conoscere la legge, dice la nostra giurisprudenza. Ora nessuno potrà dire che non ho conosciuto il COVID! Certamente qualcuno inizierà a ripetere che sono stata fortunata, che l’ho preso in forma leggera ma, dopo la mia malattia, ho ancora più voglia di ribadire con forza il mio diritto di esprimere le mie opinioni, il mio diritto di chiedere che le leggi siano rispettate, sempre e non solo quando fa comodo. Questa è la storia di tutta la mia vita,come donna e come poliziotta. Agli esperti di medicina ricordo che la scienza è dubbio e che la legge certezza. Agli esperti di medicina chiedo di trovare soluzioni e non dogmi. Le tante certezze, infatti, dichiarate durante questo periodo pandemico si sono dimostrate a oggi sempre errate. Le sole certezze devono essere quelle che riguardano la libertà e i diritti fondamentali di ogni essere umano, diritti inalienabili, indisponibili e che nessuno può permettersi di violare impunemente».