Momix per Alice: «Uno show che cambia continuamente»

Momix per Alice: «Uno show che cambia continuamente»
Momix per Alice: «Uno show che cambia continuamente»
di Paolo Travisi
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Martedì 11 Febbraio 2020, 08:05
Momix, la compagnia di ballerini-illusionisti, fondata nel 1980 dal visionario Moses Pendleton, festeggia i suoi quarant’anni di storia, con Alice, lo spettacolo di scena al teatro Olimpico nell’ambito delle Giornate della Danza dell’Accademia Filarmonica Romana. È sufficiente il titolo dello show, per evocare l’origine dell’ispirazione del coreografo americano, Alice nel Paese delle Meraviglie, la celebre fiaba di Lewis Carroll, pubblicata nel 1865, che può vantare numerose trasposizioni cinematografiche, da Walt Disney fino a Tim Burton, citazioni musicali e letterarie, nel mondo dei fumetti fino alla danza di Momix. 

L’universo creato dallo scrittore inglese, dove vivono personaggi ormai parte dell’immaginario collettivo - il cappellaio matto, il coniglio bianco, la regina di cuori, Stregatto - sembra fatto su misura per l’universo di Momix, ove “la danza si fonde con luci, proiezioni, costumi, illusioni” considera Greg DeArmond, uno dei ballerini della compagnia di Pendleton, “lo spettacolo evolve continuamente, è ricco di fantasia, pur restando in linea con la storia di Alice in Wonderland”. 



Da sei anni membro di Momix, parlando di un successo lungo quattro decenni, Dearmond sottolinea che “la compagnia ha quell’unicità che le altre non hanno, specialmente nella combinazione di diversi elementi sulla scena. Il segreto di Moses è che ha creato un processo di collaborazione creativa, tra noi ballerini e tutti gli altri reparti tecnici, per portare la sua visione in vita”. 

Pendleton come Carroll dunque. Entrambi creatori di sogni e universi popolati da personaggi stravaganti, dove la fantasia prende il posto della logica. Ed a proposito di sogno, il giovane ballerino americano, è convinto che Momix sia già la realizzazione del suo. «Sono sincero, mi sento molto fortunato di far parte di una compagnia che gira tutto il mondo dove posso esibirmi e ricevere energia da ogni applauso, anche qui in Italia», il paese di Roberto Bolle
«Ho lavorato con due coreografi che in passato hanno collaborato con Bolle, un talento straordinario con una tecnica impeccabile. Non l’ho mai conosciuto di persona, ma ho visto una sua performance a New York e nel balletto è superlativo. Penso che l’Italia debba sentirsi orgogliosa del suo successo internazionale».
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 “Alice” dal 12/02  al 1/03, teatro Olimpico, ROMA bigl. da 34 a 46 euro, info 063201752, teatroolimpico.it
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