Massimo Wertmüller: «Un'emozione portare in scena le parole di Cerami»

Massimo Wertmüller: «Un'emozione portare in scena le parole di Cerami»
Massimo Wertmüller: «Un'emozione portare in scena le parole di Cerami»
di Giancarlo Leone
2 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Febbraio 2020, 07:40
Parole e musica al teatro Sette per lo spettacolo La Gente di Cerami, con Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzo. Una serata in compagnia delle parole di Vincenzo Cerami - scrittore, drammaturgo, poeta e sceneggiatore, scomparso nel 2013 - e delle musiche di Nicola Piovani, eseguite da Alessio Mancini e Sergio Colicchio. Brevi racconti adattati all’utilizzo scenico della figlia Aisha Cerami che nascondono una poetica lucida, spietata. 

Massimo, chi è La Gente di Cerami?
«È un popolo di antieroi che fanno parte del grigiore quotidiano, del piccolo quotidiano. Sotto lo sguardo di Cerami queste persone diventano eroi piccoli e grandi, eroi quotidiani di storie che poi sono quelle che raccontiamo io e Anna in scena»

Come è stato portare in scena questo spettacolo? 
«È stata una grande scommessa, abbiamo avuto difficoltà nel trasportare quella cifra letteraria, essendo pagine strappate dai suoi libri grazie a sua figlia Aisha che l’ha trasformata in cifra teatrale. Il successo è stato quello di riuscire a trovare questa cifra. Una serie di maschere e ognuna racconta dei personaggi diversi in cui la gente si riconosce».

È stato difficile rendere visibile questa quotidianità?
«Abbastanza, una scommessa vinta che non era però scontata. Ma dobbiamo ringraziare il pubblico che ha apprezzato questo lavoro gratificandoci».

La Gente di Cerami è un testo attuale?
«Sì, indubbiamente. I personaggi che raccontiamo sono moderni, ancora oggi ci circondano, basta saperli scovare questi antieroi, si riconoscono: Questa era una delle prerogative di Cerami, un grande autore che sapeva vedere dove gli altri non vedevano. Ha sempre precorso i tempi e sarebbe stato bello vedere il suo sguardo su quest’opera teatrale»

L’avrebbe gradita?
«Credo di sì, avrebbe potuto dire la sua su certi valori, certe tensioni, certe inciviltà, sulla maleducazione che dilaga. Cerami si guardava intorno e sono sicuro che avrebbe detto la sua anche su questa povera Roma rovinata, abbandonata».

Il ricordo personale di Cerami?
«Bellissimo. Era un uomo simpatico, sarcastico, intelligente, di un umorismo unico. Aveva un sorriso radioso e anche se aveva una sua inquietudine interna era un uomo disponibile, dotato di una grande semplicità, quella che hanno i grandi, una persona accogliente».

Progetti ?
«Fino alla prossima primavera sarò impegnato con questo spettacolo. Parallelamente, sempre con Anna Ferruzzo, porteremo in giro Iliade, di Alessandro Baricco, dove tutti i personaggi del poema diventano come vicini di casa. Per il resto non ho niente di definito, sto vagliando delle proposte e per fare un parallelismo, diciamo, ‘un po’ di pop corn che comincia a scoppiettare».
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Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzo in La Gente di Cerami Regia di Norma Martelli al teatro Sette via Benevento 23, dall’11 al 23/02. Biglietti da 19 a 25 euro. Info 06.44236382 – www.teatro7.it
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