Manuel Bortuzzo, chiesta condanna di 20 anni per i due aggressori che spararono al nuotatore

Manuel Bortuzzo
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Lunedì 23 Settembre 2019, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 14:34

Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore ferito dai colpi di pistola e rimasto paralizzato. Chiesta una condanna a 20 anni di reclusione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano (foto, sotto), accusati del tentato duplice omicidio del nuotatore Manuel Bortuzzo e della fidanzata Martina Rossi avvenuto la notte del 2 e 3 febbraio scorsi. Bortuzzo fu ferito gravemente e rimase paralizzato alle gambre.
 

 




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Il pm Elena Neri, nell'ambito di un processo svolto con rito abbreviato, contesta ai due anche la premeditazione e l'aggravante dei futili motivi, la detenzione e la ricettazione di arma da fuoco e la rissa. Nel procedimento il Comune di Roma si è costituito parte civile.

I due imputati 24enni di Acilia nel processo hanno scelto il giudizio abbreviato, puntando a uno sconto di pena. Il Comune, nella prima udienza preliminare a loro carico, ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento, insieme allo stesso Manuel e alla fidanzata, che insieme a lui quella notte a piazza Eschilo aveva rischiato la vita: dalle indagini della pm Elena Neri è emerso che la ragazza non è stata raggiunta dai proiettili solo per caso. 

Per la procura, i due avrebbero esploso i colpi con quel revolver calibro 38 con uno scopo preciso: dimostrare il loro peso criminale, per un'«attività ritorsiva e dimostrativa», ha scritto la pm Neri nel capo di imputazione. Una prova di forza che i due avrebbero messo in atto «dopo una rissa avvenuta presso il locale O' Connell Irish Pub all'Axa». Per l'accusa, lo scopo degli imputati era dimostrare ai rivali «le proprie capacità criminali, sparando per strada nei confronti di passanti ignari dopo aver reperito l'arma, detenuta altrove».

Manuel, infatti, non aveva preso parte alla rissa. Non era nemmeno entrato nel locale. Quando è stato raggiunto da uno dei tre proiettili sparati stava comprando un pacchetto di sigarette al distributore automatico. È rimasto ferito all'altezza del torace.


«Una sentenza severa per Manuel già c'è stata: la consulenza medica che ha sancito per lui la paralisi delle gambe. Ora attendiamo una sentenza giusta anche dal giudice. Abbiamo chiesto 10 milioni di risarcimento». Lo ha affermato l'avvocato Massimo Ciardullo, legale del nuotatore rimasto paralizzato dopo essere stato raggiunto da un proiettile la notte tra il 2 e 3 febbraio scorso a Roma. (

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