Madre, figlio e cugina pusher a turno: guadagni da 30mila euro al mese

Madre, figlio e cugina pusher a turno: guadagni da 30mila euro al mese
di Emilio Orlando
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 00:00

Guadagni di oltre trentamila euro al mese. Era questo il giro di spaccio di eroina che stava portando una fortuna nelle tasche di Biagio Sparapano. Il ventottenne, rampollo di una famiglia affiliata alla camorra, i cui affari sono incentrati sul narcotraffico, aveva trasformato un palazzone di Tor Bella Monaca in un fortino dello spaccio. L’intera famiglia, composta anche da Solange Mongardini di 43 anni e da Martina Postiglione (rispettivamente madre e compagna del capo) e dalla cugina ventiduenne Asia Nieddu. 
I tossicodipendenti venivano indirizzati, a seconda di dove era disponibile la droga al quarto o all’ottavo piano della torre di via Duilio Cambellotti. Bastava una telefonata al pusher di “fiducia”, per sapere dove poter comprare la dose senza dare nell’occhio. Un escamotage studiato con cura dal boss per evitare che il continuo andirivieni sempre nello stesso posto, potesse insospettire polizia e carabinieri. Organizzatore e capo indiscusso dell’organizzazione era Sparapano, arrestato dalla polizia a febbraio: gli agenti lo avevano trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina e di 32.000 mila euro in contanti. Nemmeno gli arresti domiciliari però lo avevano fermato. 
Dopo che gli uomini del distretto di polizia del Casilino lo avevano fermato, aveva continuato imperterrito a vendere le dosi dalla finestra della cucina. L’eroina veniva consumata dagli acquirenti in un parco poco distante dal palazzo dove avveniva lo spaccio, dove è presente un anfratto in muratura chiamato dai tossici grotta “del buco”.
Ieri mattina all’alba i detective dell’ex commissariato Casilino hanno fatto irruzione nei bunker dello spaccio dove hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a tutti gli indagati.

La direzione distrettuale antimafia con la Procura durante le indagini avevano messo il rilievo la pericolosità degli Sparapano, famiglia radicata anche a Nettuno sul litorale romano e già in passato coinvolti in indagini importanti.

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