L'assessora del municipio cancella l'opera di street-art, ira della minisindaca al Tufello

Il murales
Il murales
di Lorena Loiacono
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Giovedì 12 Ottobre 2017, 23:00
Hanno cancellato l'Uomo Ragno. Non si parla d'altro al Tufello. E hanno ragione. Il murales, cancellato nella notte, era di un artista di fama internazionale e ora fa litigare la giunta del Municipio 3: “sciocca solerzia”. Quell'opera era del famosissimo writer, Virginio Vona, nato e cresciuto al Tufello e poi volato a Parigi dove le sue tele vengono esposte alla Galerie Glénat e Napoléon e alla Gare de Lyon. Ma nel suo quartiere, dove ha dipinto e resa celebre la parete del mercato coperto con uno dei suoi murales più famosi, è successo l'irreparabile: nella notte tra sabato e domenica qualcuno è andato a pulire il muro dalle scritte. E ha cancellato tutto, anche lo storico Uomo Ragno. Un colpo al cuore per molti. A cominciare dai residenti della zona, fieri di aver dato i natali a Virginio Vona perché “è uno che ce l'ha fatta”, fino allo stesso Vona che, dalla Capitale francese, fa sapere: “A Parigi il muro me l'hanno dato e a Roma dove sono nato me lo tolgono. E' strana la vita. Rabbia molta rabbia". Non solo. Nella rabbia generale insorge anche la presidente del municipio 3, Roberta Capoccioni: “Apprendo con amarezza che l’apprezzato Murale opera dell’artista Virginio Vona, che decorava il Mercato Tufello, è stato cancellato in un impeto di sciocca solerzia. Lascia basiti verificare l’incapacità di cogliere la differenza tra il degrado dei “tag” o delle scritte volgari che deturpano palazzi pubblici e privati e l’opera di chi ha talento. L’opera in questione era in predicato di essere riconosciuta dalla Giunta con una targa che sarebbe stata donata all’artista in occasione dell’inaugurazione della sua mostra. Sarà dunque compito mio e della mia Giunta individuare le responsabilità per questo intervento: non richiesto, inopportuno e che ha fatto perdere a tutti noi qualcosa di bello e dunque importante!”. A quel murale insomma sarebbe dovuta andare anche una targa. Ma ormai non c'è più, coperto da una buona mano di bianco. A mandare gli operai è stata l'assessora ai lavori pubblici del municipio 3, Annalisa Contini a inizio luglio che, in una nota al SIMU, chiedeva "il ripristino del decoro delle mura del mercato Tufello imbrattate da scritte varie”. E addio 30 anni di street art.
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