Iss, l'attacco alla sede rivendicato dagli anarchici: «La medicina è oppressione sul mio corpo decido io»

Iss, l'attacco di domenica sera rivendicato dagli anarchici: «La medicina è oppressione capitalista»
Iss, l'attacco di domenica sera rivendicato dagli anarchici: «La medicina è oppressione capitalista»
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 14:13

A tre giorni dall'atto intimidatorio dell'incendio all'Istituto Superiore di Sanità, l'attacco viene rivendicato dagli ambienti anarchici. «La medicina è un'istituzione oppressiva, una delle molteplici colonne su cui si fonda il sistema capitalista patriarcale tecnoindustriale, ci stava passare in allegria l'ultimo giorno prima della zona rossa», si legge in una nota.

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La rivendicazione dell'attacco è stata pubblicata su RoundRobin.info, un sito vicino agli ambienti anarchici che si definisce «strumento di comunicazione orizzontale per la galassia antiautoritaria». 
«Un giorno non troppo lontano dall’ 8 marzo, incendiato il portone dell’ISS. Perchè sul mio corpo decido io. Perchè le responsabilità degli assassinii di Stato nelle carceri a marzo 2020 sono da cercare anche là dentro» - si legge nella nota - «Perchè la medicina è un’istituzione oppressiva, una delle molteplici colonne su cui si fonda il sistema capitalista patriarcale tecnoindustriale.

Perchè era l’ultima giornata prima del ritorno in zona rossa e ci stava di passarla in allegria. E soprattutto, perchè no? Solidarietà con chi lotta dentro le carceri, contro di esse e contro ogni tipo di gabbia. Un pensiero ai virus oppressi di tutto il mondo».

La rivendicazione è al vaglio degli investigatori che si stanno occupando delle indagini sull'incendio del portone dell'Istituto Superiore di Sanità a Roma. In primis, sarà necessario accertare che la rivendicazione sia effettivamente autentica. Intanto, le indagini proseguono: proprio poche ore fa si è svolto un nuovo sopralluogo da parte dei carabinieri del Ris di Roma, con i colleghi della Compagnia di Piazza Dante e del Nucleo Investigativo. Al vaglio le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso il responsabile dell'incendio. In alcune immagini si vedrebbe una unica persona arrivare con due borse e lasciarne una davanti al portone da cui poi è partito il fuoco.

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