Guido Bertolaso nega la corsa al Campidoglio: «Da sindaco sarei un incubo per i romani»

Guido Bertolaso nega la corsa al Campidoglio: «Da sindaco sarei un incubo per i romani»
Guido Bertolaso nega la corsa al Campidoglio: «Da sindaco sarei un incubo per i romani»
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Giovedì 29 Aprile 2021, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 21:29

«Guido Bertolaso, da sindaco, sarebbe un incubo per i cittadini di Roma. Non sono una persona facile, disposta alla mediazione e al compromesso». Parola del diretto interessato, attuale responsabile del piano vaccinale anti-Covid in Lombardia e considerato tra i papabili del centro-destra per le prossime amministrative nella Capitale.

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Intervenendo a 'L'aria che tira', su La7, Guido Bertolaso ha smentito di volersi candidare, per un motivo molto semplice. «Fare il sindaco di Roma significa ogni giorno giocare una finale di Champions League correndo il rischio di perderla, e per me sarebbe inaccettabile. Avrei un programma, ma è irrealizzabile, mi metterebbe contro tutto e tutti, meglio che mi dedichi alla mia nipotina» - ha spiegato l'ex capo della Protezione Civile - «Bertolaso a Roma farebbe la rivoluzione: centro storico chiuso ad auto normali e ad auto blu, termovalorizzatori per bruciare i rifiuti, idrogeno verde per i mezzi pubblici, autovelox lungo l'Olimpica, Cristoforo Colombo, l'Ostiense, un delirio di interventi, ganasce per chi parcheggia in seconda fila, ci sarebbe tolleranza zero».

Guido Bertolaso ha anche risposto a Carlo Calenda, candidato sindaco a Roma che in un'intervista al Corriere della Sera aveva spiegato che un personaggio come lui nella Capitale rischierebbe di fare la stessa fine dell'ex sindaco Ignazio Marino. «Forse lo dice perché non vuole avermi come concorrente.

Stimo moltissimo Marino come medico ma siamo persone agli antipodi, se mi metto in testa una cosa la faccio, la mia storia lo dimostra» - la replica di Bertolaso - «Nessuno potrà convincermi, anzi, solo una persona. Me lo deve chiedere la mia nipotina».

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