Grazie ai fondi della Regione Lazio all'Idroscalo di Ostia rinasce il parco Pasolini: era stato vandalizzato

Il parco Pasolini
Il parco Pasolini
di Lorena Loiacono
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Giovedì 2 Novembre 2017, 23:00
È tornato al suo posto il monumento dedicato a Pier Paolo Pasolini , nell’anniversario della sua scomparsa, ed ha riaperto i battenti il Parco Letterario intitolato allo scrittore presso il Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia. Proprio lì all’Idroscalo dove, esattamente 45 anni fa, morì ucciso Pasolini: in quel luogo rimasto nel degrado per anni, poi recuperato e restituito alla cittadinanza trasformandosi, per 15 anni, in un giardino letterario progettato dall’artista Mario Rosati.
Poi un anno fa un atto vandalico fece precipitare tutto di nuovo: un raid mandò in frantumi il recupero atteso per decenni. Ma ora, con un intervento finanziato dalla Regione per 15mila euro, è stato ripristinato il monumento dedicato a Pier Paolo Pasolini e sono state acquistate le targhe e i dischi in vetro che erano stati danneggiati. Alla cerimonia all’Idroscalo hanno partecipato Lidia Ravera, assessora alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio, Alessandro Polinori della LIPU e responsabile del Parco Pasolini, Mario Rosati, scultore e progettista del Parco letterario Pasolini, Fulvio Mamone Capria, Presidente LUPI Italia, Stanislao De Marsanich, Presidente Parchi Letterari italiani.
Il Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia viene costantemente pulito dai cui volontari, a titolo gratuito, ed è aperto durante tutto l’anno dalle 9 al tramonto. L’apertura del parco, negli anni passati, ha contribuito al ricordo del poeta con visite di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. 
«Quello che celebriamo oggi è un risarcimento, doveroso, necessario, ad un grande poeta scrittore cineasta - ha dichiarato Lidia Ravera, assessora alla Cultura e Politiche giovanili -, ad un intellettuale coraggioso e impegnato a capire il suo tempo, a immaginare il futuro, a metterci in guardia contro le sue possibili deriva, ma è anche, e forse soprattutto, un atto dovuto ai molti cittadini turisti e viaggiatori che desiderano sostare in silenzio in questo luogo, dove Pier Paolo Pasolini è stato vittima di un crimine atroce e insensato».
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