Roma, giudici non vaccinati, nuovo stop ai processi: rischio prescrizione

Giudici non vaccinati, nuovo stop ai processi: rischio prescrizione
Giudici non vaccinati, nuovo stop ai processi: rischio prescrizione
di Emilio Orlando
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 09:54

Una nuova grana per la giustizia. Dopo i blocchi dei processi per l’emergenza covid e il rinvio di numerose udienze un nuovo stop è in arrivo. A sancirlo una circolare del ministero arrivata proprio ieri a piazzale Clodio: sospensione dei dibattimenti per evitare il rischio contagio.


CAOS VACCINI
Magistrati, avvocati e impiegati dei tribunali non hanno avuto la priorità di legge per il vaccino. Il venti per cento degli oltre ventimila processi pendenti nelle sezioni del palazzo di Giustizia rischiano quindi la prescrizione.


UDIENZE RINVIATE
Dal processo “grande raccordo criminale”, attualmente non ancora fissato, alle grandi inchieste sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella Capitale, a quello sulla mega truffa del “Madoff” dei Parioli, fino alle udienze per reati legati a maltrattamenti in famiglia ed a violenze di genere il rischio che per le vittime le parti civili non vengano ristorate è altissimo.


LA CIRCOLARE 
«In vista della estensione della normativa emergenziale al processo civile e penale - sottolinea Valerio de Gioia, giudice della prima sezione penale del tribunale di Roma - è quanto mai opportuno che, dopo il personale medico, sanitario e i soggetti fragili, vengano vaccinati, in via prioritaria, i magistrati, gli avvocati e, più in generale, agli operatori della giudiziari tra cui impiegati degli uffici e ausiliari». 


I MAGISTRATI
Dello stesso parere sono i componenti dell’ Associazione Nazionale Magistrati e del Consiglio Nazionale Forense.

Infatti la vaccinazione anti Coronavirus garantirebbe una ripresa della macchina giudiziaria a tutela non solo delle vittime ma «anche in risposta alle istanze della cittadinanza di fronte al crescente bisogno di giustizia anche in ambito civile», sottolineano dall’Anm. 


A tutto questo, secondo gli addetti ai lavori si aggiungerebbe anche la grave carenza organica. Cento sono stati i morti per Covid tra i giudici. Quando il sistema ripartirà mancheranno più di 600 toghe. A soffrire di più, secondo i dati stati i procedimenti penali e quelli davanti al giudice di pace. Nel penale, a differenza dei processi civili e amministrativi, tutto si svolge già in modalità telematica.

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