Commozione a Roma all'Infernetto per i funerali di Mattia Roperto, il ragazzino di 14 anni investito e ucciso lunedì scorso. Una folla di gente si è riunita nell'area giochi della chiesa di San Corbiniano per dare l'ultimo saluto alla giovane vittima: palloncini bianchi, un gruppo di musicisti e tanti ragazzi mano nella mano hanno accolto il feretro. Poco dopo le 10 è arrivata la bara bianca di Mattia, in un silenzio spettrale: la chiesa è a due passi dal luogo in cui una settimana fa il 14enne è stato travolto e ucciso da un'auto.
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Alla fine della cerimonia i palloncini bianchi si sono liberati in cielo, mentre risuonava la canzone Screwzoo di Esg: «La campana più piccola della nostra chiesa si chiamerà Mattia e la faremo suonare per 15 volte», ha annunciato il parroco don Carlo. Ed è stata proprio quella campana a dare l'ultimo saluto al 14enne: sulla bara bianca la maglietta di Francesco Totti e la foto della vittima con il suo cappello bianco. «Matteo è vivo - ha detto il parroco - e questa campana suonata a festa ce lo ricorderà».
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IL PARROCO: "E' UN MONDO DI M..." «Dobbiamo essere pragmatici, non possiamo cambiare il passato ed impedire che avvenga incidente. Non possiamo cambiare il passato ma solo il presente e il futuro». Così don Carlo, il parroco della chiesa di San Corbiniano, all'Infernetto, nella sua omelia durante il funerale del 14enne investito e ucciso lunedì scorso. Si riferisce alla parabola in cui Gesù resuscitò l'unico figlio della donna vedova a Nain. «Per questo non possiamo sprecare la morte di Mattia - dice - Intendo sprecare la sua vitalità, la sua carica di energia, la caratteristica più bella di voi giovani. L'altra sera, giovedì scorso, alla fiaccolata è ricorso più volte il termine m...da, più volte avete detto questo è un mondo di cacca, avete ragione».
«È un mondo di cacca - continua il parroco - perché siamo stati noi adulti a renderlo così, in quel grido mi è sembrato risuonasse il grido di Greta quando diceva che abbiamo rubato la vostra infanzia e i vostri sogni, sicuramente li abbiamo infranti perché non siamo stati degli esempi, non coerenti coi grandi ideali che dicano di processare. È un mondo di cacca, ma Fabrizio de André diceva che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori».
«Proprio perché il mondo è così, potete fare qualcosa di bello - continua rivolgendosi agli amici di Mattia - e vi invito a nome di tutti gli altri adulti a impegnarvi in qualcosa di grande, lottate per la vita che tocchi il mondo intero. Voi potete far nascere fiori dal letame più di quanto siamo riusciti noi a fare».