Mondo di mezzo, quel 2 dicembre in cui Roma tremò

Mondo di mezzo, quel 2 dicembre in cui Roma tremò
di Franco Pasqualetti
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:16
L'INIZIO È il 2 dicembre 2014 quando 37 persone vengono arrestate (28 in carcere e 9 ai domiciliari) e scattano decine di perquisizioni eccellenti, tra cui anche quella nei confronti dell'ex sindaco Gianni Alemanno. La Procura ritiene che negli ultimi anni, nella Capitale così come nel Lazio, abbia agito un'associazione di stampo mafioso che ha fatto affari con imprenditori collusi e con la complicità di dirigenti di municipalizzate ed esponenti politici. A guidare questa organizzazione, secondo gli inquirenti, sono il re delle coop, Salvatore Buzzi, e l'ex terrorista di destra, Massimo Carminati.

IL SECONDO FILONE Siamo nel giugno 2015 e arriva una nuova ondata di arresti per Mafia Capitale, con 19 persone in carcere, 25 ai domiciliari, altre 21 indagate a piede libero. Si delineano i ruoli di comando sia di Buzzi che di Carminati, e i loro contatti con gli esponenti del mondo politico che risultavano a libro paga a destra e a sinistra. In carcere finisce anche Luca Gramazio, ex consigliere capogruppo Pdl in Consiglio comunale e poi in Regione.

IL PROCESSO Comincia il 5 novembre del 2015 e durerà oltre un anno e mezzo. Ad aprile del 2017, la procura chiede la condanna di tutti e 46 gli imputati, per un totale di 515 anni di reclusione. Il 20 luglio è arrivata la sentenza di primo grado per i 46 imputati. Caduta l'accusa di associazione mafiosa per 19 di loro, tra cui anche i presunti capi. Carminati e Buzzi - rispettivamente condannati a 20 e 19 anni di reclusione.

L'APPELLO L'11 settembre 2018 viene ribaltato il primo grado che non aveva riconosciuto le accuse di mafia: Salvatore Buzzi e Massimo Carminati e altre 16 persone, una delle quali scomparsa di recente, erano state riconosciute colpevoli di reati di mafia.

LA CASSAZIONE Nuovo colpo di coda della vicenda: la Suprema Corte annulla la sentenza di Appello e cancella il reato di associazione mafiosa. Mondo di Mezzo, non è più Mafia Capitale.

LE PROSSIME TAPPE Ora ci sarà un nuovo processo d'Appello per ricalcolare le pene per Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e i principali imputati del processo al Mondo di mezzo. Non più Mafia ma associazione a delinquere. Tra gli imputati per i quali dovrà essere ricalcolata la pena ci sono Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, e Franco Panzironi, ex ad dell'Ama.
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