Fase 2, le strisce blu a pagamento fanno discutere. I negozianti: "La ripresa va aiutata, gratis fino a giugno"

strisce_blu_roma
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di Lorena Loiacono
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Giovedì 7 Maggio 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:31
Stanno scegliendo l’auto privata i romani, in questo inizio di Fase 2. Ma devono fare i conti, nel senso letterale del termine, anche con le strisce blu. Il pagamento della sosta a tempo, sospeso da marzo, è tornato da lunedì scorso tra le ire dei cittadini e dei commercianti: «Così non ci fanno ripartire, almeno la sosta delle auto private sia ancora gratuita per sostenere una già difficilissima ripresa per lavoro e commercio». 
Bus e metro, infatti, possono far salire a bordo al massimo il 50% della capienza norrnalmente prevista. Va da sé che, se tutti prendessero i mezzi pubblici come si faceva fino allo scorso mese di febbraio, il trasporto pubblico della Capitale finirebbe in ginocchio. «Se mi sentissi sicura verrei in metro come ho sempre fatto - conferma infatti Tiziana, timidamente pronta a salire nel suo ufficio in via Cola di Rienzo -. Ma temo di non fare in tempo. E devo pagare tanto al parchimetro». Non è prevista alcuna tolleranza: Atac farà le multe come in un periodo normale. Ma per il momento non fornisce dati sulle sanzioni post lockdown. 
«Abbiamo scritto al sindaco e agli assessori competenti - spiega Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma e Lazio – di non far pagare le strisce blu e di non far funzionare la Ztl fin quando non finirà la pandemia. Non ha senso far pagare gli automobilisti come avveniva prima, il mondo è cambiato. Le famiglie, ad esempio, si sentono più al sicuro in auto. Il Campidoglio deve sostenere il commercio: il 35% dei negozi non riaprirà, non abbiamo neanche la cassa integrazione in deroga». Due aziende su tre - dati della Camera di Commercio capitolina - teme di non recuperare il fatturato perso. Sul piede di guerra anche i negozi del Centro: «A cosa servono ora le strisce blu? – chiede Gianni Battistoni, storico presidente dell’Associazione di via Condotti - è come mettere i cordoni per le file nel deserto: non c’è gente e non ci sarà per mesi. Questa è una beffa». 
La battaglia prosegue in Campidoglio dove la Lega ha presentato una mozione che verrà discussa a giorni: «Quantomeno – spiega il consigliere Davide Bordoni - occorre sospendere il balzello fino a giugno». A chiedere più tempo, anche il municipio 1 tra quelli maggiormente interessati dalle strisce blu: «In un momento così, di ripartenza – spiega la presidente Sabrina Alfonsi – dare qualche giorno di proroga poteva rappresentare una scelta di buon senso». Anche Forza Italia presenterà mozioni urgenti in tutti i municipi «per la sospensione».
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